Lupo e la desistenza di Ingroia: “Non credo voglia far vincere Berlusconi”

di Redazione

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Lupo e la desistenza di Ingroia: “Non credo voglia far vincere Berlusconi”

| martedì 15 Gennaio 2013 - 16:11

lupo-giuseppe

PALERMO, 15 GENNAIO 2013 – “Non è stata fatta alcuna richiesta di desistenza ad Ingroia, ma il Pd vuole attivare una riflessione sul significato del voto al Senato nelle Regioni dove si profila l’ipotesi di un testa a testa con Berlusconi. E siccome credo che l’ultimo pensiero di Ingroia sia quello di favorire Berlusconi abbiamo ritenuto opportuno stimolare una discussione che possa portare a raggiungere un obiettivo che abbiamo in comune”. Il segretario del Pd siciliano, Giuseppe Lupo, affronta senza timore la questione di un possibile accordo di tipo elettorale con Rivoluzione Civile, il movimento che raggruppa i seguaci di Ingroia, Rifondazione, i Verdi e i vari movimenti civici a supporto dell’ex pm.

Le cosiddette regioni a rischio sarebbero la Sicilia e la Campania, proprio dove è più forte il radicamento di Rivoluzione Civile soprattutto grazie alla presenza di Leoluca Orlando e di Luigi De Magistris, i sindaci più lontani dal sistema dei partiti del centrosinistra ma culturalmente di tale estrazione e dotati di un consenso personale che potrebbe essere determinante per il successo.

“Sarebbe inutile non ammetterlo – continua Lupo – ma nel centrosinistra la coalizione che ha maggiore possibilità di vittoria è quella che si riconosce in Bersani. E allora mi sembra doveroso appellarsi al buon senso di chi è più vicino al nostro modo di intendere la politica”.

Bisogna, tuttavia, fare anche quattro conti: in Sicilia e Campania la Rivoluzione di Ingroia conta di fare il pieno. L’eventuale desistenza si potrà configurare con la presenza di candidati del pm nelle liste del Pd? “Questo mi pare di poterlo escludere, noi per le candidature abbiamo fatto ricorso alle primarie e non possiamo stravolgere il senso di quanto da esse indicato”.
E come ritiene possibile un eventuale sacrificio di Ingroia che, fra l’altro, debutta in una competizione elettorale e quindi ha necessità di testare il suo consenso proprio nei più congeniali bacini d’utenza? “Di soluzioni se ne possono trovare, purchè ci sia la volontà di condividere il ragionamento”.

Il Pd intende avanzare la stessa proposta a Grillo? “No, i grillini sono un’altra cosa”.

 

Intanto Berlusconi evoca il 61 – 0… “Una maniera di farsi coraggio e un’ulteriore dimostrazione che vive fuori dalla realtà. Capisco che per lui è più consolante parlare del passato, di un contesto che non esiste più e che lui stesso sa non esistere più. Vi dice niente che sia per le Comunali di Palermo che per le Regionali si è guardato bene dal venire in Sicilia? Il rapporto con i siciliani si è del tutto sgretolato e il voto del 24 febbraio lo dimostrerà una volta di più”.

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