Province verso i commissariamenti: saltano le elezioni di primavera

di Redazione

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Province verso i commissariamenti: saltano le elezioni di primavera

| giovedì 24 Gennaio 2013 - 11:41

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PALERMO, 24 GENNAIO 2013 – Saltano le elezioni provinciali previste per la prossima primavera. In attesa che si faccia luce su quale aspetto normativo si dovrà applicare in vista della riforma che coinvolgerà gli Enti Locali di tutta Italia, un dato è ormai certo: le Province siciliane non rinnoveranno fra 5 mesi, data naturale di scadenza del mandato, i loro organi istituzionali.

È quanto emerso dall’incontro tra il presidente dell’Unione Regionale delle Province Siciliane, Giovanni Avanti, e l’assessore regionale agli Enti Locali, Patrizia Valenti. Un’interpretazione scontata perché, sia nel caso di recepimento automatico della normativa nazionale che nell’ipotesi di una nuova legge regionale, i tempi portano dritti dritti verso i commissariamenti delle Province. Due le ipotesi: voto ad ottobre, qualora prevalga l’opzione nazionale, oppure alle urne nella primavera del 2014 se la Regione riuscirà a produrre una legge di riordino degli Enti Locali, utilizzando le peculiarità dello Statuto ma rispondendo anche alle logiche nazionali ispirate dalla spending review.

“Abbiamo trovato un interlocutore preparato e disponibile ad un dialogo senza pregiudizi – spiega Giovanni Avanti – . Tutti concordiamo nel ritenere necessaria una riforma che sappia razionalizzare il sistema intero degli enti locali. C’è un orientamento generale sulla riduzione del numero di consiglieri e assessori, così come si ritiene prioritario il mantenimento dell’elezione diretta del presidente. Ma la cosa più importante che delinea la correttezza di comportamento del governo regionale è che si discute anche di attribuzione di nuove competenze. La nuova Provincia diventerebbe soggetto delegato di funzioni oggi affidate ad enti che sono arrivati a fine corsa. In questo caso la stessa Regione si alleggerirebbe sia dal punto di vista operativo che finanziario”.

È stato affrontato il tema della riduzione e dell’accorpamento delle Province? “Non in questa fase, anche se sappiamo che le indicazioni nazionali vanno in questa direzione. In questo momento il ruolo dell’Unione delle Province vuole essere propositivo, in tutte le direzioni. E, per questo, riteniamo importante l’assicurazione che nella futura legge venga istituzionalizzato il ruolo della Conferenza dei Sindaci da noi proposta. Io sono convinto che si potrà fare un ottimo lavoro, sulla base anche delle proposte avanzate dagli schieramenti politici all’Ars. C’è voglia di fare, è percepita la necessità di una riforma che riguarda l’intero blocco degli Enti Locali in modo che non ci siano più competenze sovrapposte e sia chiaro chi fa che cosa. Anche per questo martedì avrò un primo confronto ufficiale con la Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale. Nell’eventualità del commissariamento spero che vengano prorogati tutti gli organi in modo da assicurare, anche in questa fase provvisoria, la piena funzionalità delle Province”.

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