Ingroia: “Bersani inciucia con Monti. Grillo? Non basta fare casino”

di Redazione

» Cronaca » Ingroia: “Bersani inciucia con Monti. Grillo? Non basta fare casino”

Ingroia: “Bersani inciucia con Monti. Grillo? Non basta fare casino”

| sabato 02 Febbraio 2013 - 10:22

ingroia-antonio3

Accolti dalla folla di sostenitori delle grandi occasioni e da un gruppetto di operai Gesip che manifestano, sono arrivati questa mattina al Teatro Golden Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile, e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

“Questo è l’ultimo treno – ha detto Ingroia – per cambiare l’Italia. I veri voti utili sono quelli per il nostro, ma permettetemi un po’ di vanità, per il mio progetto”. E passa a spiegare i motivi che lo hanno allontanato, al momento della definizione delle alleanze, sia dal centrosinistra di Pierluigi Bersani che dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: “Sono mestieranti della politica che non hanno veramente intenzione di cambiare questo Paese”.

“Bersani ha un accordo sottobanco con Monti – denuncia Ingroia. – Ancora qualche settimana fa, mentre le nostre porte erano ancora aperte al dialogo, lui incontrava Monti di nascosto. E ci chiedeva “la desistenza” proponendoci l’inserimento nelle loro liste di senatori “mascherati”, che non fossero cioè riconducibili a Rivoluzione civile. In cambio avremmo avuto qualche posto in Commissione. Ma noi abbiamo detto no, perché noi abbiamo obiettivi politici non carrieristici”. Ingroia però non seppellisce il dialogo con il Partito democratico: “Ci rivediamo in Parlamento – dice – e se dimostreranno di non voler più ripetere l’errore di sostenere le politiche di Monti, potremo provare a lavorare insieme per l’Italia”.

Ieri, Rivoluzione civile ha accolto tra i suoi iscritti alcuni dissidenti di Sinistra Ecologia e Liberta Sicilia. “Non si riconoscono più nei loro vertici regionali – ha spiegato – e in Vendola, che si è nascosto dietro le spalle di Bersani per superare la soglia di sbarramento per poi mollarlo non appena verrà fuori l’accordo con Monti”.
A Grillo invece rimprovera la mancanza di rispetto verso le istituzioni. “Non si va in Parlamento a fare casino – spiega – ma a cambiare questo paese. Lo hanno capito meglio di lui gli aderenti del Movimento 5 Stelle, che è formato da cittadini che ci assomigliano”.

Due le leggi che Antonio Ingroia indica come priorità: la legge sul conflitto d’interessi e una legge per la confisca dei beni illeciti dei grandi evasori fiscali. “E non pensate che il conflitto di interessi sia soltanto una questione che riguarda Silvio Berlusconi – avverte – perché in realtà riguarda tutti quei partiti che controllano la Commissione di vigilanza Rai che ci ha escluso dal confronto tv degli ultimi giorni di campagna elettorale. Un’indecenza contro cui ricorreremo in tutte le sedi utili”.
Orlando, prima di entrare in teatro, si è fermato a parlare con gli operai della Gesip, senza stipendio da mesi e ancora senza garanzie sul futuro. “Ho ribadito loro – ha detto Orlando sul palco – il mio impegno per risolvere la questione. Ma ho anche spiegato che il problema Gesip non può diventare un problema di ordine pubblico: non devono usare la violenza contro la città. Se oggi il problema è così grave, d’altronde, è per colpa delle gestioni scellerate che mi hanno preceduto”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820