Provincia di Palermo, Salvatore Burrafato prepara la sfida a Giovanni Avanti

di Redazione

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Provincia di Palermo, Salvatore Burrafato prepara la sfida a Giovanni Avanti

| lunedì 04 Febbraio 2013 - 10:07

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PALERMO, 4 FEBBRAIO 2013 – Non è ancora chiaro quando si vota, ma già sono partite le grandi manovre per le candidature alla presidenza della Provincia di Palermo. Se da un lato Giovanni Avanti, presidente uscente, ha già rivelato (e non solo agli intimi) il desiderio di riprovarci, dall’altro c’è una new entry che spiazza e non poco gli aspiranti alla poltrona di Palazzo Comitini.

Il nome nuovo è quello di Salvatore Burrafato, sindaco di Termini Imerese, che può contare su un big sponsor tra i più influenti: Beppe Lumia.
Un sodalizio non di antica data, se si considera che la candidatura a sindaco di Burrafato fu un’invenzione di Miccichè e sostenuta da un cartello che certamente non faceva riferimento al centrosinistra.

Ma in 4 anni le cose cambiano, Burrafato si è affrancato dalla presenza scomoda di Miccichè e si è “concesso” un tutor politico che ha proprio a Termini la roccaforte d’origine ma che nel tempo ha esteso di parecchio il suo consolato. Lumia – e non è un mistero – è stato di recente tra gli strateghi dell’operazione Crocetta e forse è l’unico ancora ascoltato dal presidente della Regione.

C’è chi sostiene che dietro la decisione del Governatore di anticipare il voto per Province e Comuni in Sicilia ci sia proprio una “parolina” suggerita da Lumia che vorrebbe sfruttare l’onda lunga delle Regionali per piazzare Burrafato e spiazzare il Pd che, naturalmente, ambiva a indicare lo sfidante di Avanti. Si parla già di poster e fac-simile portati in tipografia, ma questo fa parte del pettegolezzo politico di una parte e dell’altra.
Il mezzo passo indietro di Crocetta, disponibile a spostare la data delle elezioni sino alla scadenza naturale del mandato rivela, tuttavia, un fatto fondamentale: si voterà con il vecchio sistema e ogni eventuale legge di riforma elettorale troverà applicazione a giochi fatti. E se, invece, dovesse esservi un’improvvisa virata verso le elezioni di secondo grado – con il presidente eleggibile tra i sindaci del territorio – il candidato Burrafato avrebbe egualmente i requisiti per raggiungere l’obiettivo. Esattamente come nel disegno di Lumia.

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