Legge sul registro delle unioni civili. Ferrandelli: “Tutele per gay e famiglie atipiche”

di Redazione

» Politica » Legge sul registro delle unioni civili. Ferrandelli: “Tutele per gay e famiglie atipiche”

Legge sul registro delle unioni civili. Ferrandelli: “Tutele per gay e famiglie atipiche”

| venerdì 08 Febbraio 2013 - 16:42

ferrandelli-fabrizio

PALERMO, 8 FEBBRAIO 2013 – Basta discriminazioni tra i diritti delle famiglie tradizionali e quelli delle coppie di fatto, non solo unioni fra persone dello stesso sesso ma anche conviventi e altri tipi di famiglie. E basta anche a quelle legate all’orientamento sessuale.

Il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli, ha presentato un disegno di legge per l’istituzione del registro delle Unioni civili in Sicilia. “Un disegno di legge – spiega – che ci permetterà di guardare alla Sicilia con gli occhi del 2013; un ddl scritto a più mani e che sancisce un approccio politico differente. Parliamo di una politica partecipativa che parte dal basso: non è il legislatore che impone le norme, ma sono i cittadini che insieme decidono le norme da seguire”. Il ddl “Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Istituzione del registro anagrafico per le unioni civili”, è stato firmato anche dai deputati Gucciardi, Alloro, Anselmo, Arancio, Cirone, Cracolici, Digiacomo, Maggio, Marziano, Panarello, Panepinto e Raia.

“Abbiamo voluto dar seguito all’articolo 3 della Costituzione e al decreto del Presidente della Repubblica del 30 maggio 1989 – precisa Ferrandelli – per abbattere una volta e per tutte le barriere discriminatorie che attanagliano la nostra società. Il nostro obiettivo è quello di garantire a tutti pari diritti e pari opportunità. Le famiglie tradizionali sono ormai solo il 40%, noi dobbiamo pensare al restante 60% che vive situazioni al limite del paradossale. Penso anche alla nostra ‘fuitina’ e ai figli che spesso nascono al di fuori dei matrimoni tradizionali. Il ddl propone infatti misure concrete, come ad esempio l’accesso ai servizi sanitari per i partner del paziente anche se non coniugato in maniera tradizionale”.

“Una battaglia che dobbiamo intestarci con forza – dichiara Mariella Maggio – per garantire il welfare a tutti, senza diversità di genere. Penso soprattutto ai figli nati in una famiglia non tradizionale, è giusto garantire a loro gli stessi diritti di cui già godono gli altri ragazzi”. Tra le novità introdotte dal disegno di legge, che a breve approderà in commissione Affari istituzionali, c’è l’istituzione di un coordinamento regionale sulle discriminazioni sessuali. Una nuova figura istituzionale, interna all’assessorato alla Famiglia, che si occuperà di vigilare e promuovere ogni forma di intervento prevista dalla legge.

“Sono lieta che questo testo approdi in aula – aggiunge Titti De Simone, coordinatrice del Palermo Pride – e che contemporaneamente, per la prima volta, Palermo sarà sede del Pride nazionale. Una svolta epocale contro le discriminazioni e ci consente di portare avanti idee e progetti in tutti i settori, soprattutto in quello lavorativo, dove l’identità di genere è ancora soggetta a discriminazioni”

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820