Padre Lombardi: “Grande coraggio da ammirare”

di Redazione

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Padre Lombardi: “Grande coraggio da ammirare”

| lunedì 11 Febbraio 2013 - 13:22

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PALERMO, 11 FEBBRAIO 2013 – Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, inizia la sua conferenza stampa dicendo che il Papa con il suo discorso ha preso tutti un po’ di sorpresa e non smette di ripeterlo, mentre cerca di affrontare la situazione.

L’annuncio, pronunciato in latino senza tentennamenti, senza nemmeno una pausa, riflette una “grande responsabilità verso Dio e verso la Chiesa che merita rispetto e considerazione. Parole di assoluta veridicità pronunciate con coraggio”.

Il Papa ha scelto un giorno di festa per la Chiesa per fare il suo annuncio, un giorno in cui si sono celebrate alcune canonizzazioni davanti a un gran numero di cardinali riuniti per l’evento. Qualcuno chiede se avesse scelto deliberatamente il giorno della memoria della Madonna di Lourdes per fare il suo annuncio ma padre Lombardi non lo sa, “di sicuro è una bella coincidenza”.

La sua dichiarazione è stata ascoltata “con il fiato sospeso” ed è giunta alla fine del concistoro: di certo gli stretti collaboratori avevano dattiloscritto il testo e preparata la traduzione ma niente era trapelato. Il Papa era molto concentrato, sapeva che era un momento solenne e importante. Ha letto con la consueta chiarezza e precisione senza nessuna incertezza, il suo latino era chiarissimo, “ovviamente per chi lo ha capito”.

Il suo ministero terminerà il 28 febbraio alle ore 20:00. Sull’orario Padre Lombardi non sa esprimersi, crede che sia stato scelto semplicemente perché “è la fine di una giornata lavorativa”.

Padre Lombardi esprime “una grandissima ammirazione per il grande coraggio espresso” per una decisione che il Papa ha preso non in modo azzardato, ma ponderandola in continua preghiera con Dio. Sottolinea anche che il Papa non è affetto da nessuna malattia, si è solo reso conto che le sue forze sono venute meno, sia sul piano fisico che spirituale, per poter affrontare gli impegni che il suo ministero richiedono, in un’epoca in cui la vita è frenetica e impone riti diversi rispetti a quelli che aveva un “Papa 500 anni fa”.

 

Il cardinale Sodano ha preso la parola dopo il Papa parlando in modo spontaneo e sincero anche se è ipotizzabile che fosse già stato avvisato della scelta che sarebbe stata annunciata. “Santità l’abbiamo ascoltata con un senso di smarrimento increduli. Permetta a me di dirle che le siamo più che mai vicini come lo siamo stati in questi luminosi anni del suo pontificato”.

Il Papa aveva già parlato dell’ipotesi di lasciare l’incarico nel libro/intervista “Luce del mondo. Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi. Una conversazione con Peter Seewald”, dove aveva già risposto a due domande su possibili dimissioni. Il Papa aveva dichiarato che in un periodo di difficoltà della Chiesa, come è stato quello degli scandali sulla pedofilia, non sarebbe stato possibile lasciare il suo ministero. Sarebbe stato come abbandonare il gregge quando ne ha più di bisogno. Ma quando si raggiunge un momento di serenità e quando si ritiene di non essere più in grado di affrontare gli impegni richiesti, allora l’ipotesi di dimissioni sarebbe percorribile.

Il pensiero va subito alla prossime celebrazioni della Pasqua che padre Lombardi annuncia si svolgeranno regolarmente. “È probabile che ci sarà già il nuovo Papa, non è un annuncio è solo un’ipotesi”.

 

Il Papa dopo il 28 febbraio andrà prima a Castel Gandolfo e poi in un monastero delle suore di clausura sul colle vaticano che sta per essere restaurato, e che prima ancora ospitava la sede della direzione amministrativa della Radio Vaticana. “Non credo che debba essere considerato recluso”, ha commentato. Probabilmente continuerà i suoi studi e se avrà voglia viaggerà. Di certo, data la sua discrezione e il suo senso della misura non metterà a disagio il suo successore in nessun modo.

Del resto non sarà facile per il prossimo Pontefice, raccogliere quest’eredità con il predecessore ancora in vita.

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