Nuti (5 Stelle) al forum di Si24: “Nessuna alleanza in Parlamento”

di Redazione

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Nuti (5 Stelle) al forum di Si24: “Nessuna alleanza in Parlamento”

| martedì 12 Febbraio 2013 - 18:51

nuti riccardo

PALERMO, 13 FEBBRAIO 2013 – Riccardo Nuti, capolista del Movimento 5 Stelle alla Camera nel collegio della Sicilia occidentale, è stato ospite di uno dei forum di Si24. Nuti è stato il candiato sindaco dei grillini a Palermo, ora torna in corsa per un posto a Montecitorio. 

 

Scrivano, intervistato nel corso del forum di Si24 di ieri, ha detto che secondo lui il Movimento 5 Stelle non ha una progettualità e che per questo non dovrebbe poter governare.
“Chi è Scrivano?”

 

Scrivano è il capolista della Lega Nord per la Sicilia orientale.
“Ah, sì, è anche lui di Alimena…”

 

Lui è il sindaco di Alimena…
“Sì, ma il 90 per cento di quella lista è di Alimena”.

 

Sì, ma Scrivano ha spiegato che si è trattato semplicemente di una scelta legata al ritardo con cui sono state compilate le liste. Per questo sono stati inseriti anche parenti del sindaco. In fondo anche voi avete avuto uno scandalo “parentopoli” per la candidatura di Azzurra Cancelleri, sorella del vostro capogruppo all’Ars…
“Non è stato proprio un caso di “parentopoli”. Il significato delle parole è importante. Un caso di “parentopoli” si verifica quando una persona con un incarico politico approfitta della propria posizione per dare un lavoro o un incarico a un proprio parente. E non è questo il caso. Perché Azzurra è stata votata, anche da persone a noi sconosciute, nelle nostre parlamentarie, è stata eletta e ha ottenuto una sua posizione in base alla classifica che ne è derivata. Non c’è stato nessun intervento di Giancarlo né c’è stato un intervento da parte di qualcuno che aveva un qualsiasi incarico politico”.

 

Nella generale considerazione, il voto dato al Movimento 5 Stelle è un voto di protesta. Voi lo considerate così?
“Noi non ci riteniamo un movimento di protesta. La gente ci vive in questo modo perché ha capito che noi vogliamo cambiare molti elementi del sistema. Tanti elementi e così radicali da diventare sinonimo di protesta. Ma noi siamo anche movimento di proposta”.

 

Pochi giorni lei si è “candidato” a premier. È un’ipotesi realistica?
“Assolutamente no. Non è un argomento che al momento è all’ordine del giorno nella nostra agenda. Intanto, in caso di vittoia, bisogna capire come verrà scelto tra gli eletti un eventuale premier e poi dovremo prima di tutto conoscerci fra noi. Al momento non ci conosciamo nemmeno fra noi noi candidati in Italia. Penso che anche inb questa occasione ci saranno delle elezioni, non so se soltanto tra i parlamentari eletti o coinvolgendo tutto il Movimento”.

 

È escluso dunque che sia Grillo?
“Grillo è la persona che maggiormente riesce a rappresentare e comunicare le idee e lo spirito del movimento, ma non credo che ricoprirà incarichi”.

 

Una volta eletti, se non doveste raggiungere la maggioranza, avrete bisogno di appoggi per portare avanti le vostre proposte. Da che lato guarderete?
“Non faremo alleanze di nessun tipo. Semplicemente esamineremo tutte quelle che saranno le proposte del Governo, le valuteremo e poi voteremo a favore o contro. Stessa cosa per le nostre proposte: cercheremo di coinvolgere le altre forze presenti in Parlamento sulla realizzazione delle nostre idee. È un ragionamento politico, che prescinde dalle alleanze, dagli apparentamenti e dai compromessi. Ci aspettiamo un atteggiamento maturo. Sappiamo che questo non è mai avvenuto, ma speriamo, con la nostra presenza, di riuscirci”.

 

Ingroia aveva proposto a Grillo di fare questa campagna insieme ma il Movimento ha rifiutato l’offerta. Perché?
“Per la stessa ragione per cui non ci siamo mai alleati con Italia dei valori, Rifondazione comunista o i Verdi. Non abbiamo molto in comune con questo tipo di politica: senza i soldi non riescono ad andare avanti. E infatti hanno preso i rimborsi elettorali. Si professano a favore dell’abolizione delle Province, ma quando ci sono le elezioni provinciali candidano i loro uomini e le loro donne. Ma allora che le raccolgono a fare le firme per l’abolizione delle Province? È una continua contraddizione la loro politica. Chiunque può dire di essere un partito “nuovo”, ma nuovi lo si è nella sostanza non nelle etichette”.

 

Quindi, alle prossime elezioni provinciali non presenterete una vostra lista?
“No, assolutamente no. Non ci siamo candidati in altre regioni, non lo faremo nemmeno qui in Sicilia. Così è la volta buona che qualche politico riciclato può trovare un po’ più di spazio”.

 

Lei è stato candidato sindaco alle elezioni comunali di Palermo. Poi non si è riproposto, nonostante glielo chiedessero in molti, alle regionali. Si diceva che non volesse più avere a che fare con la politica…
“No, semplicemente io non sono un politico di professione e per fare una campagna elettorale ci vuole tempo, giorni a disposizione. E io avevo finito i permessi al lavoro (Nuti è pianificatore e-quality in un’azienda privata, n.d.r.). Se dovessi essere eletto, chiederò un’aspettativa non retribuita, come prevede la legge”.

 

Che aspettative ha sugli esiti elettorali? Le percentuali degli ultimi giorni vi davano in crescita.
“Le percentuali lasciano il tempo che trovano. Anche se ai sondaggi ci credo, d’altronde ho studiato statistica alla facoltà di Economia, non mi fido mai di quelli politici che di solito tendono a indirizzare la popolazione verso il candidato che reputano più forte. E poi c’è anche un problema di committenti dei sondaggi. Basti vedere quello che è successo qui in Sicilia, dove i sondaggi ci davano al 7 per cento e poi siamo arrivati al 15. La Sicilia è un terreno difficile ma sono convinto che proprio qui avremo uno dei risultati migliori”.

 

Quali sono le tre priorità che, una volta eletto, porterà in Parlamento?
“La prima è la legge anticorruzione. La seconda è il reddito di cittadinanza. E il terzo è la riforma della scuola. 

La legge anticorruzione per noi, come Paese oltre che come Movimento 5 Stelle, è fondamentale, perché è un fenomeno che è stimato intorno ai 60 miliardi di euro. Con una buona legge potremmo recuperare queste risorse e utilizzarle in modi migliori, magari rivolti alla crescita e allo sviluppo. Quando parlo di legge anticorruzione parlo della reintroduzione del reato di falso in bilancio, parlo di riforma della determinazione del reato di concussione, di un nuovo calcolo dei tempi di prescrizione. E in più una nuova definizione del voto di scambio, che non sarà più solamente legato allo scambio di denaro, ma anche alla promessa del posto di lavoro, di autorizzazioni, di finanziamenti e altre forme di promesse illecite.
Per la scuola invece, dopo un serio approfondimento con i rappresentanti del settore, vogliamo principalmente dirottare i finanziamenti statali dal privato al pubblico. Dobbiamo anche stabilire nuovi criteri di valutazione della qualità delle scuole, perché il problema economico – si parla tanto di crisi economica – è soprattutto un problema culturale, che genera cittadini poco informati e impreparati. È necessario investire in un modello di istruzione altamente qualificato”.

 

La vostra agenda di parlamentari la detterà Beppe Grillo?
“No, non penso. Quello che farà Grillo, e noi speriamo che lo faccia, anzi deve farlo, sarà controllare che quello che faremo sarà in linea con le nostre idee. Anche noi avremo i nostri Scilipoti, ma l’importante sarà verificare il lavoro di chi resterà fedele al Movimento 5 Stelle”.

 

Avete intenzione di ridurvi lo stipendio?
“Sì, prenderemo 5 mila euro lordi, quindi circa 2800 euro netti. Più ovviamente il vitto, l’alloggio e i trasferimenti. Ma sarà tutto strettamente certificato”.

 

Una campagna elettorale lunghissima in Sicilia. Sei stanco?
“A Palermo siamo in campagna elettorale da più di un anno tra comunali, regionali e, ora, le politiche. È chiaro che siamo stanchi. Se a questo aggiungiamo che noi contemporaneamente a questo lavoriamo, tutto diventa più stancante”.

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