Furti di energia elettrica, Messineo: “Un ufficio in Procura per gestire migliaia di denunce”

di Redazione

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Furti di energia elettrica, Messineo: “Un ufficio in Procura per gestire migliaia di denunce”

| giovedì 14 Febbraio 2013 - 16:58

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PALERMO, 14 FEBBRAIO 2013 – Non c’è solo lo Zen nella mappa dell’illegalità quotidiana che, come raccontano gli arresti di oggi a Palermo, spesso diventa ottimo terreno per lo strapotere della mafia. Nel capoluogo il furto di energia elettrica, l’allaccio abusivo alla rete Enel, sta diventando un crimine sempre più diffuso.

“In Procura abbiamo dovuto creare un ufficio dedicato per raccogliere denunce e segnalazioni che arrivano dall’Enel o da privati”, rivela il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo. “Si tratta di migliaia di denunce, diciamo un centinaio al mese – spiega il magistrato – ma che non possono avere sempre un seguito”.

Il Procuratore ammette che il fenomeno è troppo esteso per essere efficacemente contrastato: “Sappiamo bene che a Palermo ci sono emergenze ben più gravi ma noi cerchiamo di affrontare per quanto è possibile questo fenomeno difficile da sconfiggere, in molto casi le utenze sono intestate ad altre persone, altre volte l’allaccio è realizzato in abitazioni occupate abusivamente. Le denunce non mancano ma non sempre hanno seguito”.

E Messineo ci tiene a non criminalizzare ancor di più la zona di San Filippo Neri. “L’intera città è interessata dai furti di energia elettrica”, dichiara e fa chiaramente intendere che l’unica soluzione sarebbero veri e propri controlli a tappeto zona per zona.

Il Questore, Nicola Zito, ricorda lo sforzo della Polizia in questo settore: “Con l’aiuto dei tecnici Enel il commissariato San Lorenzo – racconta – ha scoperto in soli due mesi 90 allacci abusivi nell’Insula 3 dello Zen”. Il fenomeno continua a crescere, probabilmente un’ altra spia della crisi economica che attanaglia la città ma anche l’inequivocabile segnale che in tema di legalità la strada da percorrere è ancora lunga.

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