Muos: confronto tra Monti e Crocetta, a Roma passa la linea siciliana. Ferrandelli: “La giusta soluzione”. Le perplessità del Movimento 5 Stelle

di Redazione

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Muos: confronto tra Monti e Crocetta, a Roma passa la linea siciliana. Ferrandelli: “La giusta soluzione”. Le perplessità del Movimento 5 Stelle

| lunedì 11 Marzo 2013 - 16:44

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ROMA, 11 MARZO 2013 – Vertice ai massimi livelli oggi a Palazzo Chigi per affrontare il problema dell’istallazione a Niscemi del sistema radar Muos della Marina americana. Faccia a faccia il premier Mario Monti (nella foto l’incontro di oggi) e il Governatore siciliano Rosario Crocetta.

 

Con loro il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, il ministro della Salute Renato Balduzzi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà con i sottosegretari all’Ambiente e agli Esteri, Fanelli e Staffan de Mistura. Per la Regione Siciliana gli assessori all’Ambiente Mariella Lo Bello e alla Salute Lucia Borsellino.

 

Dalla riunione escono sostanzialmente accolte le richieste di Crocetta e dell’Assemblea Regionale Siciliana in merito ai controlli sugli effetti dell’impianto ma anche con un accento in più al “risarcimento” che dovrà interessare la zona del nisseno.

 

“Con il protrarsi di problematiche per l’ordine pubblico che rischiano di compromettere il funzionamento quotidiano di una base Nato a valenza strategica – si legge nel comunicato finale della Presidenza del Consiglio – al termine di un’approfondita analisi, i partecipanti alla riunione hanno convenuto di rispondere alle preoccupazioni delle popolazioni locali riguardo all’impatto sull’ambiente e sulla salute in seguito ai lavori in corso di ammodernamento e potenziamento delle installazioni, con le seguenti linee d’azione che, attraverso i canali del Ministero degli Esteri, verranno rappresentate all’Amministrazione statunitense: 1. Affidare ad un organismo tecnico indipendente (Istituto Superiore della Sanità o altro istituto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – eventualmente in raccordo con l’ISPRA) uno studio approfondito e in tempi brevi di valutazione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni interessate delle emissioni elettromagnetiche anche in caso di utilizzo alla massima potenzialità degli impianti, senza oneri per la Regione Siciliana. La installazione delle parabole non avverrà prima che siano disponibili i risultati di tale studio; 2. Introdurre strumenti che consentano il monitoraggio continuo verificabile anche da parte del sistema pubblico per il rispetto dei limiti delle emissioni previsti dalla legge; 3. Verificare l’attuazione delle misure di compensazione previste nel Protocollo d’intesa in favore del territorio e della popolazione locale”.

 

“Ovviamente – si legge ancora nel comunicato di Palazzo Chigi – è stato confermato l’impegno ad assicurare il rispetto della legalità per garantire il regolare accesso del personale in servizio presso la base Nato di Sigonella, secondo quanto previsto dagli accordi internazionali”.

Insomma, anche il Governo sembra acconsentire alle richieste della Regione o quanto meno a “frenare” il Muos fino ai risultati dello studio indipendente sui suoi effetti. E Crocetta porta a casa un indubbio risultato positivo.

 

“Non posso che esprimere soddisfazione per l’esito dell’incontro di oggi a Roma sul Muos. Il presidente Crocetta torna in Sicilia con in tasca il blocco definitivo, in attesa dell’esito delle analisi sui rischi per la salute e l’ambiente. Arriva così il giusto epilogo alla dura battaglia che ho combattuto e portato anche all’Ars”. Queste le dichiarazioni di Fabrizio Ferrandelli, deputato Pd all’Ars e segretario della commissione Territorio e ambiente.

 

“La battaglia contro il Muos, cresciuta nel territorio e approdata all’Ars grazie alla mozione di cui sono primo firmatario – continua Ferrandelli – e che è stata sostenuta da tutte le forze politiche, e in particolare dal Movimento 5 Stelle, trova oggi una reale speranza grazie all’impegno profuso da Governo regionale. Mi auguro di non dover più tornare sull’argomento e mi auguro anche che nessuno tenti più di mettere in discussione la sovranità del popolo siciliano e il diritto alla salute, che va tutelato sopra ogni cosa”.

 

Il presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, si dice perplesso sulle risultanze dell’incontro Monti-Crocetta.

“La decisione di avviare queste valutazioni – commenta Trizzino – ci lascia perplessi, alla luce del fatto che le risultanze emerse durante le audizioni tecniche da noi tenute sono più che esaustive, relativamente agli effetti nocivi sulla salute”.

 

“Non vorremmo che si trattasse in realtà di un passo indietro e che alla fine si pervenisse alla revoca della revoca delle autorizzazioni, che ci aspettiamo, invece, diventi operativa il 17 marzo, come comunicatoci dalla Regione”.

 

Pomico invece Salvino Caputo, vicepresidente della Commissione Legislativa Attività produttive e deputato regionale di Fratelli d’Italia in merito all’accordo siglato dal presidente della Regione con il Governo nazionale sul Muos. “Il Presidente Crocetta continua a dimostrare inaffidabilità e incapacità a governare. Fino a ieri
temeva di essere sequestrato dagli americani per avere detto no al Muos oggi rimette in discussione le sue decisioni mostrando fierezza per l’accordo raggiunto con lo Stato. Invito i deputati del Movimento 5 stelle a non fare affidamento su Crocetta che un giorno dice una cosa e il giorno dopo fa l’esatto contrario”.

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