Avanti contro Crocetta: “Ma quale democrazia, abolire le Province significa gettare fumo negli occhi”

di Redazione

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Avanti contro Crocetta: “Ma quale democrazia, abolire le Province significa gettare fumo negli occhi”

| giovedì 14 Marzo 2013 - 13:12

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PALERMO, 14 MARZO 2013 – Il presidente della Regione Crocetta e il presidente dell’Unione delle Province siciliane Avanti sembra abbiano interpretato il dibattito sulla legge per l’abolizione delle province come una sfida a chi dei due è più democratico.

“Ritengo davvero inquietante – ha detto il presidente dell’Unione regionale province siciliane e della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti – il monito ai deputati regionali del presidente Crocetta, secondo il quale sull’abolizione delle Province è in gioco la democrazia e la finanza pubblica”.

“Al presidente Crocetta che sbandiera il termine democrazia – continua Avanti – vorrei ricordare che la legge in questione oltre a rinviare il voto, non permettendo ai cittadini di esprimersi, prevede la nomina di commissari di suo riferimento. Non credo sia questo un buon modello di democrazia. Per non parlare poi dell’abolizione dell’elezione diretta dei vertici dei futuri liberi consorzi dei comuni. Un eclatante esempio di restaurazione, con la creazione di enti intermedi di secondo livello per i quali i cittadini non potranno scegliere i Presidenti e gli organismi consiliari. La guida di questi nuovi enti sarà invece demandata alle scelte delle consorterie dei partiti, con tutto quello che ne consegue, annullando in un sol colpo un’importante conquista di venti anni fa, che era stata l’elezione diretta. Davvero un ottimo esercizio di democrazia da parte del Governo regionale”.

Sul fronte della finanza pubblica, invocato da Crocetta, il presidente Avanti contesta il criterio dei liberi consorzi del comuni e del taglio dei costi. “Si potrebbe arrivare – afferma Avanti – fino alla creazione di 33 nuovi enti intermedi con un inevitabile proliferare di costi e un altrettanto inevitabile caos istituzionale nel trasferimento delle competenze che finirà con l’appesantire la finanza pubblica”.

 

E il presidente della Provincia di Palermo, Avanti, chiude con una stoccata: “Perché invece in questi mesi il Presidente Crocetta non ha approvato nessuna procedura per lo snellimento o la soppressione di tutti gli enti mangiasoldi che continuano ad operare nel territorio e vengono ancora gestiti secondo le più becere logiche politiche? I numeri della finanza pubblica locale in Sicilia sono poi davanti agli occhi di tutti e li ha evidenziati il Siope. Le cifre – conclude Avanti – parlano chiaro e dimostrano ancora una volta che il tema dell’abolizione delle Province è solo fumo negli occhi per l’opinione pubblica con l’unico scopo di distogliere l’attenzione dai veri sprechi che sono tutti dentro la Regione siciliana e i suoi tanti enti collegati”.

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