Naro, la Procura di Agrigento sequestra la salma del piccolo romeno Sebastian

di Redazione

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Naro, la Procura di Agrigento sequestra la salma del piccolo romeno Sebastian

| sabato 16 Marzo 2013 - 13:37

pronto soccorso pediatrico

NARO (AG), 16 MARZO 2013 – Non c’è pace per la famiglia del piccolo romeno, Sebastian Lupescu, il bambino di 5 anni morto due giorni fa per avvelenamento al Policlinico di Messina. La salma, che doveva essere riconsegnata oggi ai genitori, è stata invece posta sotto sequestro dalla Procura di Agrigento per essere probabilmente sottoposta all’esame autoptico.

Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Andrea Maggioni e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, vogliono infatti vederci chiaro sulla vicenda, per cui è stata aperta un’inchiesta a carico di ignoti per omicidio volontario.

Gli esami tossicologici hanno chiarito che la causa dell’avvelenamento è il principio attivo di un pesticida usato in agricoltura, vietato sin dal 2009 in Italia e nei paesi dell’Ue e reperibile attualmente soltanto nel mercato nero, che era stato messo nei cioccolatini che i tre fratellini di Naro hanno trovato in una busta di plastica lasciata davanti la casa della famigli romena, assieme a una bottiglia di vino e a delle arance.

I tre bambini, Inonut, 10 anni, Alexandro, 7 anni, e Sebastian, 5 anni, erano stati ricoverati d’urgenze dopo aver ingerito i cioccolatini. I due più grandi sono adesso fuori piccolo, ma per il piccolo, trasportato d’urgenza al Policlinico di Messina, non c’è stato niente da fare.

Gli investigatori non escludono che l’obiettivo non fossero i bambini, ma una “punizione” nei confronti di adulti, ma anche su questo fronte non c’è certezza, tanto che le indagini, dicono gli inquirenti, ”sono svolte a 360 gradi”.
I genitori del piccolo, ben inseriti nel contesto sociale ed economico di Naro e ben voluti da tutti i vicini, non hanno saputo offrire ai militari dell’Arma spunti investigativi particolari: ”Siamo lavoratori – hanno ribadito ai carabinieri – non abbiamo nemici perché non abbiamo fatto del male ad alcuno. Chiediamo soltanto giustizia per i bambini e per noi”.

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