Crocetta, scoop al telefono: ora vorrei Cancellieri al posto di Bersani

di Redazione

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Crocetta, scoop al telefono: ora vorrei Cancellieri al posto di Bersani

| venerdì 29 Marzo 2013 - 08:38

Rosario Crocetta

PALERMO, 29 MARZO 2013 – È Annamaria Cancellieri, ministro dell’Interno nel Governo Monti, la candidata premier di Rosario Crocetta, che nell’impasse della politica nazionale dopo “le consultazioni con i partiti senza esito risolutivo” di Bersani, suggerisce una via d’uscita.

“Bisognerebbe cercare tutti quanti di essere più responsabili – ha detto il governatore siciliano, intervenendo a “La telefonata” di Maurizio Belpietro. – Per intenderci, un governo con la Cancellieri lo farei. Un governissimo con Monti non lo farei mai più. Ma la Cancellieri è una persona seria, che ha dimostrato di gestire con equilibrio e di non avere grilli per la testa”.

E torna anche a parlare della “cacciata” di Franco Battiato e Antonio Zichichi dalla sua Giunta, il primo a causa delle sue esternazioni sulle parlamentari nazionali (le ha definite “troie”), il secondo per le sue continue assenze. “Onestamente Franco non poteva dire quelle cose, purtroppo – dice Crocetta – nelle istituzioni i linguaggi esprimono tensioni, posizioni, e in un momento così difficile per il Paese, pur amando follemente l’artista Battiato, ho capito che dovevo dare quella risposta al Parlamento che si era sentito offeso. Forse non voleva dire quelle cose ma le ha dette. E le parole sono pietra. Non è vero che non hanno senso. Ho chiesto scusa al Parlamento italiano e le ripeto volentieri, perché ritengo che anch’io ero responsabile di questa cosa”.

Su Zichichi, invece, il presidente della Regione ha spiegato: “Lo meditavo da tempo. C’era pochissime volte, stava sempre a Ginevra. Magari lui impazzisce per questo – continua Crocetta – ma qui in Italia, se non firmi un quintale di carte al giorno, è impossibile lavorare. Tra l’altro, l’assessorato ai Beni culturali in Sicilia si occupa anche delle sovrintendenze, è un piccolo ministero”.

“Avevo pensato – conclude Crocetta – che figure che non fossero immediatamente riconducibili ai partiti mi avrebbero aiutato nel rilancio della Sicilia”.

E tornando alla politica nazionale, Crocetta, che in Sicilia ha saputo creare le basi per una solida collaborazione con i “grillini” eletti all’Ars, critica però il loro leader Beppe Grillo e smentisce la sua affermazione secondo la quale si potrebbe governare anche senza Esecutivo, soltanto con il lavoro delle due Camere: “Non è assolutamente vero, come dice Grillo, che si possa fare a meno del Governo”.

“Sia il centrodestra che il centrosinistra temono che un confronto tra le due aree porti alla loro debacle, e all’ulteriore affermazione di forze che vogliono far sparire i partiti. I partiti nazionali – ha proseguito Crocetta – si trovano di fronte a un bivio: o continuiamo nel senso di responsabilità e finiamo com’è finita con Monti, e salviamo il Paese; o scompariamo e il Paese non lo salviamo lo stesso. A questo punto la partita è in mano al capo dello Stato che però non deve fare forzature alla Monti”.

Riguardo alla possibilità di un nuovo governo tecnico, il governatore siciliano ha detto: “I governi tecnici non mi piacciono. Penso che dovrebbe essere un governo di sensibilità vera e reale, tenendo presente che nel Paese ci sono tre grandi emergenze: i poveri; le imprese; il rinnovamento della politica”.

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