PALERMO, 1 APRILE 2013 – I carabinieri hanno fermato due commercianti per furto di energia elettrica. Il primo, V.D.B. 29 anni, responsabile di una rosticceria, aveva posizionato un magnete sopra il contatore dell’Enel, in modo da alternare la capacità di lettura, “risparmiando” il 67.7% del costo dell’energia elettrica consumata. 

Dopo la convalida dell’arresto a V.D.B. è stata irrogata la condanna di 4 mesi di reclusione con pena sospesa.

Al momento del controllo risultavano in piena attività lavorativa: un forno elettrico del tipo industriale, due piastre, un forno a microonde, tre frigoriferi, una impastatrice, una TV e varie lampade per l’illuminazione degli ambienti.

Per lo stesso reato è stata arrestata O.G., 38 anni, nata a Torino ma residente a Palermo, responsabile di un panificio.
Al momento del controllo risultavano in piena attività lavorativa e alimentati da energia elettrica rubata: due forni elettrici del tipo industriale, quattro congelatori, un banco espositore, una impastatrice, altri elettro-utensili vari destinati alla lavorazione/preparazione dei prodotti e diverse luci riguardanti l’illuminazione del locale laboratorio. Per risparmiare sui costi del locale, la titolare del panificio aveva agganciato un magnete al contatore dell’Enel per rallentare la lettura dei consumi e dimezzare la bolletta. Con questo trucco la titolare del panificio riusciva a risparmiare il 65.05% del costo dell’energia elettrica consumata.
La donna a seguito del rito per direttissima dopo la convalida dell’arresto è stata rimessa in libertà in attesa del processo.