Riforma elettorale, bocciata in Aula una pregiudiziale dell’opposizione. Sarcasmo di Crocetta contro Faraone

di Redazione

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Riforma elettorale, bocciata in Aula una pregiudiziale dell’opposizione. Sarcasmo di Crocetta contro Faraone

| giovedì 04 Aprile 2013 - 17:25

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PALERMO, 4 APRILE 2013 – L’Assemblea regionale siciliana ha vissuto una giornata molto calda per le numerose divergenze sul ddl sulla doppia preferenza uomo – donna che rischia di diventare una vera e propria riforma elettorale. Ad accendere gli animi anche una pregiudiziale presentata da numerosi deputati dell’opposizione che, riferendosi a una sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, puntava in pratica a interrompere la discussione sul ddl.

 

La pregiudiziale è stata votata e bocciata dall’aula anche per effetto del voto dei deputati grillini i quali, in un primo momento, avevano annunciato l’intenzione di astenersi dal voto: cosa non prevista dal regolamento, come ha specificato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. A quel punto si è scatenata la solita bagarre in aula con i deputati a urlare “vergogna” soprattutto all’indirizzo dei colleghi del Movimento 5 Stelle che comunque hanno sollevato una serie di perplessità sul testo del disegno di legge.

 

Secondo i parlamentari regionali che hanno chiesto lo stop della discussione la Regione “rischia di essere censurata dal diritto internazionale”.

 

Tra una sospensione e l’altra va dunque avanti in Aula la discussione sulla riforma: c’è chi vorrebbe solo far passare la doppia preferenza uomo-donna, chi vuole abbassare la soglia di sbarramento, chi ritiene che sia scorretto modificare la legge a così poca distanza dalle elezioni amministrative.

 

Intanto, fra una pausa e l’altra il presidente della Regione Rosario Crocetta rilascia dichiarazioni a ruota libera, a cominciare dalla convinzione che si riuscirà a fare approvare la doppia preferenza uomo – donna.

 

“Il ddl elettorale che prevede la doppia preferenza di genere lederebbe i diritti umani? Ma c’è da sbellicarsi dalle risate….”, dice il Governatore. 

 

A Davide Faraone, che oggi ha chiesto la “delombardizzazione” di Crocetta dopo la scelta di nominare assessore al Turismo la sua assistente personale, Michela Stancheris, Crocetta lancia dure stilettate cariche di sarcasmo. “Non mi preoccupano le esternazioni di uno che è stato miracolato da una legge elettorale che assomiglia un po’ a una cassa mutua. Faraone è stato bocciato dappertutto, prima alle amministrative, poi alle regionali. Faccia il deputato e si limiti a fare quello”. 

 

Con riferimento alla vicinanza tra Faraone e Renzi, Crocetta specifica. “Matteo Renzi vuole sfasciare il Partito democratico e si prepara a fare l’accordo con Silvio Berlusconi senza passare dal Pd e farsi un suo partito”.

 

A queste affermazioni Faraone ha immediatamente risposto con un tweet. “Io ho fatto le primarie, Rosario Crocetta no. Essere eletto con il 30% è il miracolo. Io voglio occuparmi
della Sicilia, lui quando comincia?”

 

Su una possibile nomina di Antonio Ingroia, Crocetta resta vago. “Una futura collaborazione con Ingroia? Perchè no. Sia per la Regione siciliana che politicamente. Ma non ne abbiamo ancora discusso. Non capisco perché dobbiamo continuare ancora l’esperienza di questa sinistra dispersa in un paese che si è tripolarizzato? È normale che io cerchi di fare un lavoro che cerca di unire. L’ho fatto in Sicilia e cerco di farlo anche a livello nazionale, cioè mettere insieme dei pezzi che per ora sono un po’ lontani dal centrosinistra. Qualcuno mi accusa di lavorare contro il Pd. Una follia!“, ha concluso.

 

Crocetta racconta poi dell’incontro con il ministro Corrado Clini sulla discarica di Bellolampo, ormai al collasso e sottoposta a sequestro per l’emergenza percolato. “È andato bene. Abbiamo chiesto lo stato di emergenza. Non possiamo correre il rischio che chiuda alla fine di aprile. Clini ci ha dato ragione e ha detto che proporrà il decreto legge al Consiglio dei ministri di sabato. Mi auguro che passi, sarebbe un disastro governare la discarica, affidata alla Regione dalla magistratura, senza avere i poteri necessari per gestirla nell’emergenza”.

 

Sulla pregiudiziale, dopo la bocciatura, si sono susseguite le dichiarazioni degli esponenti dell’opposizione.  

 

Toti Lombardo, Partito dei Siciliani. “C’e’ un accordo tra il Movimento cinque stelle e la maggioranza di Crocetta”.

 

Toto Cordaro, Cantiere Popolare. “Oggi e’ stato confermato quello che gia’ diciamo da tempo, c’è un accordo. Ma è un accordo che non si fonda sull’intenzione di risolvere i problemi della Sicilia ma che serve a uno scambio di notorietà, ad aumentare la loro presenza mediatica”.

 

Salvino Caputo, Fratelli d’Italia. “Abbiamo avuto la conferma che i deputati eletti nel Movimento 5 Stelle sono organici e funzionali al Governo Crocetta, buttando così la maschera che fino ad oggi li voleva equidistanti e mostrando la vera identità. Non ci sono piu’ dubbi sulla natura della posizione governativa dei Grillini all’Assemblea Regionale siciliana e sulla loro posizione politica di supporto all’azione del Governo del presidente Crocetta”.

 

Michele Mancuso, Grande Sud. “Il governatore Crocetta e la maggioranza che lo sostiene sembrano aver dimenticato in un cassetto le vere emergenze della Sicilia. La doppia preferenza di genere merita indubbiamente spazi di discussione e di confronto ma, mentre in Aula si discute di ciò, si rimandano questioni decisamente più urgenti. C’è un bilancio regionale da discutere e approvare, ci sono intere categorie produttive che attendono interventi mirati, c’è un’economia al collasso sotto i colpi della crisi. L’attuale governo sta dimostrando una disattenzione imperdonabile nei confronti dei veri bisogni dei cittadini”.

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