Voto uomo-donna, approvata la legge. Anche il centrodestra con Crocetta. Grillini furiosi: “Così voto di scambio”

di Redazione

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Voto uomo-donna, approvata la legge. Anche il centrodestra con Crocetta. Grillini furiosi: “Così voto di scambio”

| giovedì 04 Aprile 2013 - 20:27

Palazzo dei Normanni

PALERMO, 4 APRILE 2013 – È stata approvata alle 23.40 dall’Ars la legge che introduce la doppia preferenza uomo-donna. Ma per riuscire a trovare la maggioranza, nei tempi ristretti che una finestra nella sessione di Bilancio impone, il testo è stato ridotto a un solo articolo, il primo. 

 

Hanno votato a favore i partiti della maggioranza più il Pdl, il Pid e la lista Musumeci (ad eccezione di Rino Formica che più volte nel corso della seduta ha detto che questa legge favorisce la mafia). Astenuto il Partito dei Siciliani, che ha molto polemizzato con i “colleghi dell’opposizione” per il cambiamento di atteggiamento. Contrario il Movimento 5 Stelle. In totale i voti a favore sono stati 52, i contrari 18.

 

Una giornata convulsa che ha fatto registrare anche la votazione di una pregiudiziale presentata dall’opposizione che puntava a bloccare la discussione del ddl e numerose polemiche politiche, la più rilevante delle quali animata dal deputato Pd Davide Faraone, critico con il suo partito e in “guerra” con il presidente della Regione Crocetta.

 

Si è realizzata, dunque, una “originale” comunione d’intenti su questa legge tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’opposizione di centrodestra, di cui per una sera Francesco Cascio, ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, è diventato il portavoce. E si è consumata, invece, la prima vera frattura tra il governatore e il Movimento 5 Stelle. Potrebbe essere l’inizio della fine del “Modello Sicilia”.

 

Lo stesso Crocetta ha dovuto sottolineare l’eccezionalità dell’evento: “Ringrazio Cascio – ha detto il governatore – perchè introduce un elemento di novità nei rapporti tra governo e forze politiche. Non possiamo che riconoscere che questa proposta è segno di una grande responsabilità istituzionale e il governo, dunque, la riceve di buon grado”.

 

E un Giancarlo Cancelleri infuriato sale sul pulpito: “Senza i correttivi che abbiamo proposto – dice tutto d’un fiato il capogruppo dei “grillini” all’Ars – questa legge favorisce il voto di scambio. Non riusciamo proprio a capire il centrodestra, che per ore parla di quanto sia brutta questa legge, del rischio di infiltrazioni mafiose, e poi decidono di votare a favore”.

 

“Noi non ritiriamo i nostri emendamenti”, conclude Cancelleri, rispondendo alla richiesta del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ai gruppi parlamentari di ritirare gli emendamenti per permettere la votazione sulla legge stralcio composta da un solo articolo, con la mera introduzione della doppia preferenza di genere.

 

Numerosi gli attacchi arrivati dai banchi di Sala d’Ercole nei confronti del Movimento 5 Stelle. “Cancelleri, non insista con le sue dichiarazioni. Le tenga per sè, le discuta all’interno del suo gruppo – suggerisce Salvino Caputo, di Fratelli d’Italia – e non si permetta di dire che questo parlamento vuole approvare una norma che favorisce il voto di scambio”.

 

L’Aula ha dunque approvato una legge stralcio, “con autonoma rilevanza normativa”, richiamandosi all’articolo 101 del regolamento del Senato della Repubblica. L’unico precedente in tal senso in Ars risale alla presidenza di Salvatore Lauricella, nel 1989.

 

Sono state rimandate, invece, tutte le ulteriori riforme del sistema elettorale che i numerosi emendamenti presentati apportavano, dall’abbassamento della soglia di sbarramento alla sezione unica per lo spoglio. L’intesa prevede che di tutta la materia elettorale se ne riparlerà in un secondo momento, probabilmente dopo la Finanziaria.

 

Al termine della seduta, in un breve intervento, il presidente della Regione Crocetta ha ringraziato il Parlamento e si è rivolto ai deputati del Movimento 5 Stelle augurandosi l’apertura di un momento di riflessione perché “per approvare leggi si fanno delle mediazioni, non si può pensare di incassare tutti i risultati”.

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