Nuovo consiglio d’amministrazione della Serit: Antonio Ingroia sarà il presidente

di Redazione

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Nuovo consiglio d’amministrazione della Serit: Antonio Ingroia sarà il presidente

| lunedì 08 Aprile 2013 - 14:10

Rosario Crocetta

PALERMO, 8 APRILE 2013 – Un Consiglio di amministrazione che ha un sapore di antimafia quello nominato dal governatore Rosario Crocetta. Antonio Ingroia al vertice, Lucia Di Salvo e Maria Mattarella nel Consiglio.

La notizia della nomina di Antonio Ingroia era già trapelata. Vicepresidente sarà Lucia Di Salvo, avvocato cassazionista, moglie di un magistrato, è stata anche esperto di Crocetta ai tempi in cui il governatore era sindaco di Gela; Maria Mattarella, avvocato, figlia di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione ucciso dalla mafia nel giorno dell’Epifania del 1980, sarà componente del Consiglio.

Si attendono adesso i nulla osta del Consiglio superiore della magistratura per l’ufficialità delle nomine.

“Riscossione Sicilia deve diventare un ente in attivo – dice Crocetta, dopo che nell’ultimo incontro con la stampa aveva svelato le reali condizioni della società – soprattutto adesso che lo Stato ci ha assegnato questa grande responsabilità dell’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto speciale della Sicilia”.

 

“Il riconoscimento dell’articolo 37 dello Statuto – aggiunge l’assessore per l’Economia, Luca Bianchi – è un grande risultato per la Sicilia, un segnale di riconoscimento da parte dello Stato di un percorso virtuoso che abbiamo intrapreso. Tra l’altro, il disegno di legge ci consente anche di utilizzare i Fondi Fas, così da essere un po’ più tranquilli per la chiusura del Bilancio. Noi dovremo illustrare dove prendiamo le risorse e per cosa le useremo. La nostra attenzione andrà soprattutto al trasporto pubblico e alla risoluzione di alcuni debiti pregressi. Nessuna opera è stata definanziata”.

 

Bianchi ha anche annunciato che il Governo sta lavorando a un’ipotesi di rimodulazione del Patto di stabilità. “È un tema che stiamo approfondendo”, dice e sul Bilancio della Regione aggiunge: “Mercoledì arriverà in Commissione all’Ars. E l’unica cosa certa è che dovremo approvarlo entro il 30 aprile”.

 

Ecco alcune delle cifre riferite dall’assessore per l’Economia: più di due miliardi i debiti della Regione nei confronti delle imprese; 400 milioni l’ammontare dei Fondi Fas per il 2013 a disposizione della Sicilia; tre anni per spalmare il debito di circa un miliardo della Regione nei confronti dello Stato.

“I benefici dell’applicazione dell’articolo 37 – dice Bianchi – arriveranno in futuro, già dall’anno prossimo. Dalle ultime stime del Dipartimento per le Politiche fiscali dovrebbe ammontare a circa 50 milioni di euro”.

 

Il presidente della Regione torna poi a parlare del caso “Social Trinacria Onlus“, riferendo di un paio di funzionari della Regione che si trovavano, secondo i verbali, all’Assemblea costitutiva dell’associazione: “Sto mandando loro una lettera – dice Crocetta – per sapere come mai erano dal notaio insieme ai lavoratori. Erano lì per conto della Regione o a titolo personale? Aspettiamo le loro risposte e se scopriremo che hanno violato il contratto prenderemo provvedimenti. È assurdo: immaginate una cooperativa in cui i lavoratori si autoassumono? Non esiste alcun documento che dimostri l’esistenza di un rapporto con la Regione”.

 

Il presidente Crocetta a proposito delle polemiche sorte in questi giorni sulla nomina del consulente Antonello Pezzini al ruolo di coordinatore della cabina di regia che gestirà il patto dei sindaci ha detto: “Il progetto sul patto dei sindaci esiste dal 2008, ma non è mai partito. Oggi si dice che se ne sarebbe potuto occupare chiunque altro, ma se così fosse, non sarebbe chiaro perchè negli ultimi cinque anni non se ne sia occupato nessuno. Sono stati nominati dei tecnici per la fase di start up – ha precisato Crocetta – inutile che altri vogliano fare i moralisti, perchè tra le mie qualità non si conta quella del silenzio. Il fatto che il figlio di Pezzini abbia un’impresa – ha concluso il governatore – non ha niente a che vedere con l’aiuto che il padre sta fornendo nella fase di start up al patto dei sindaci”.

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