Muos, i grillini denunciano: “I lavori continuano”

di Redazione

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Muos, i grillini denunciano: “I lavori continuano”

| martedì 09 Aprile 2013 - 15:41

Audizione in Commissione Ambiente all'Ars

PALERMO, 9 APRILE 2013 – I lavori del Muos non si sarebbero fermati e i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars chiedono l’intervento urgente delle autorità competenti perché facciano rispettare il provvedimento di revoca delle autorizzazioni firmato recentemente dalla Regione.

“Gli abitanti del luogo ci hanno riferito – dicono i deputati del M5S – che i lavori di installazione delle parabole sono in corso. Un fatto intollerabile ed inaudito, che calpesta ogni forma di rispetto delle istituzioni e viola pesantemente la legge. Chiediamo a viva voce a chi di dovere di intervenire immediatamente per ripristinare la legalità e bloccare immediatamente la realizzazione dell’opera”.

Intanto, il presidente della Commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana, Giampiero Trizzino, ha convocato un tavolo tecnico contro le trivellazioni off-shore a difesa del canale di Sicilia.

È il risultato dell’audizione convocata oggi all’Ars a cui erano presenti anche rappresentanti delle associazioni ambientaliste, oltre al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all’assessore all’Ambiente, Mariella Lo Bello. Il presidente Trizzino ha presentato, assieme a Greenpeace, il “Piano blu“, un progetto che mira a creare una zona di protezione ecologica del mare.

“L’obiettivo che ci poniamo è quello di creare una “zona di protezione ecologica” sul modello della convenzione di Montego Bay – afferma Trizzino – che tuteli il nostro mare oltre la fascia delle 12 miglia marine. Le note vicende del disastro della piattaforma americana Deepwater Horizon hanno ulteriormente fugato ogni dubbio sulla pericolosità degli impianti petroliferi, non solo verso l’ambiente marino ma anche nei confronti dell’economia della regione, che, in caso di incidenti, verrebbe irrimediabilmente compromessa. La nostra economia non è il più petrolio. È la pesca. È il turismo. È la cultura di un popolo che nel mare ha trovato le sue origini”.

Il tavolo tecnico sarà convocato almeno tre volte, presumibilmente a partire dal 2 maggio. Vi parteciperanno oltre all’assessore Lo Bello, organizzazioni ambientaliste e una rappresentanza di sindaci siciliani. Dal tavolo dovranno arrivare proposte per superare l’emergenza, ma anche per rivedere la normativa del settore.

“Purtroppo – ha detto l’assessore Lo Bello – i temi ambientali non fanno grande breccia sulla popolazione. Dobbiamo far sì che poco alla volta l’ambiente venga percepito come risorsa e non solo come ostacolo all’edilizia”.

Soddisfatto del risultato anche Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace.

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