Il colore che salva dall’angoscia nelle “Strade perdute” di William Marc Zanghi

di Redazione

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Il colore che salva dall’angoscia nelle “Strade perdute” di William Marc Zanghi

| giovedì 18 Aprile 2013 - 12:21

zanghi

PALERMO, 18 APRILE 2013 – Le “Strade perdute” sono percorsi esplorativi, che segnano sentieri nuovi al passaggio, vergini; tragitti che scavano nella creatività, nell’intimità, come fossero terra, sabbia. Le protezioni più rigide della coscienza si sgretolano e i “reperti” vengono alla luce. Mostruosi, potenzialmente terrificanti, ma colorati. È il colore che salva William Marc Zanghi dall’angoscia.

L’artista italo-americano, che ha scelto Palermo come sua residenza e fonte d’ispirazione, ha costruito passo dopo passo, dialogando serratamente con i propri pensieri, tutti i pezzi che costituiscono l’esposizione che si inaugura questo pomeriggio, a Palermo, alla Galleria d’arte Rizzuto (via monte Cuccio, 30).

 

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E ha percorso un cammino dal caos all’ordine che non ha voluto tenere per sé, ma lo ha riprodotto, tra le stanze della galleria, per farlo calpestare anche a noi. Ed è così che possiamo salire sulle opere d’arte. Un’esperienza toccante.

“Quando ho cominciato a lavorare al progetto di questa mostra – dice l’artista – non avevo idea di dove mi avrebbe portato”. Lo ha portato a creare liberamente delle piccole entità in poliuretano espanso. Potrebbero sembrare delle teste di mostri, informi o deformi, ma chi può dirlo di che si tratta. Potrebbero anche essere degli esseri completi. Sono tracce di fantasia. Nelle immagini della mostra, le vediamo disseminate nei territori della creatività di Zanghi, rappresentati nelle opere. La mostra è una continua scoperta, dell’artista e dello spettatore, fino alla stanza “museo”, in cui i “reperti”, le testine, sono state catturate e messe in mostra. Riportate all’ordine.

“Strade perdute”, la mostra curata da Lorenzo Bruni, che ha scelto il titolo richiamandosi al film di David Linch, sarà inaugurata questo pomeriggio alle 19. E resterà aperta fino al 25 maggio. L’ingresso è gratuito ed è visitabile dal giovedì al sabato dalle 15 alle 19.

 

 

 

 

 

 

 

 

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