Formazione, i sindacati preoccupati per i licenziamenti nel settore. E il M5S all’Ars boccia il rifinanziamento dell’Avviso 20

di Redazione

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Formazione, i sindacati preoccupati per i licenziamenti nel settore. E il M5S all’Ars boccia il rifinanziamento dell’Avviso 20

| sabato 20 Aprile 2013 - 13:22

Rosario Crocetta e Nelli Scilabra

PALERMO, 20 APRILE 2013 – È caos formazione in Sicilia. I sindacati lanciano l’allarme per i licenziamenti seguiti all’annullamento dell’Avviso 20. E il gruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars annuncia di non averne mai chiesto il rifinanziamento.

 

 

Sono già 4.500 circa le procedure di licenziamento avviate nei confronti di lavoratori del settore. Una vera e propria emergenza sociale che rischia di raggiungere il numero complessivo degli operatori della filiera, circa 6.000 persone. A lanciare l’allarme sono i sindacati, che hanno scritto una lettera ai ministeri del Lavoro e della Coesione sociale per chiedere un intervento urgente attraverso il tavolo della governance sul Piano giovani, composta dal ministro Barca, dalla Regione siciliana e dall’Unione europea e che si terrà lunedì prossimo.

“Tenuto conto che l’Avviso 20 verrà chiuso il 7 giugno – scrivono nella lettera Giovanni Migliore, responsabile formazione Cisl scuola, e Giorgio Tessitore, segretario regionale Cisl – che tale misura è un piano triennale e prevedeva, nella sua seconda annualità, l’attuazione del piano giovani con una copertura finanziaria di 286 milioni di euro elevabili a 310 milioni con le misure per il sostegno all’occupazione, e che il governo regionale ha annunciato una riforma del settore, chiediamo un intervento autorevole del tavolo di governance per trovare soluzioni concrete e utili a garantire le attività formative senza soluzione di continuità e gli impegni occupazionali, nonché il sostegno al reddito del personale operante nella filiera in occasione del proclamato passaggio”.

 

E i deputati del Movimento 5 Stelle dell’Assemblea regionale puntualizzano sul loro operato in commissione Cultura e Lavoro, “distorto” da alcune notizie riportate dalla stampa, secondo le quali avrebbero chiesto – su proposta del Pd – una norma per il pagamento della seconda tranche dei corsi già banditi dell’Avviso 20 e di ripristinare lo stipendio dei lavoratori, ridotto a 800 euro.

“Nessun rifinanziamento – dicono – della seconda annualità dell’Avviso 20. In commissione abbiamo chiesto invano, ed in solitudine, la copertura finanziaria per il personale della formazione professionale e per gli sportelli multifunzionali. Abbiamo operato – affermano i deputati – presentando due emendamenti per assicurare la copertura finanziaria della legge 24 del 1976 e della legge 25 del 1993, tutt’ora in vigore, per assicurare la regolarità degli stipendi agli operatori della Formazione e degli sportelli multifunzionali e non in direzione di assurdi finanziamenti a pioggia che finirebbero solo per accrescere la spesa di ulteriori 100 milioni di euro senza risolvere nulla”.

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