Muos, rientra la protesta: gli attivisti sono scesi dalle antenne. Ferma condanna degli Usa

di Redazione

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Muos, rientra la protesta: gli attivisti sono scesi dalle antenne. Ferma condanna degli Usa

| lunedì 22 Aprile 2013 - 16:34

Turi Vaccaro sulle antenne del Muos

NISCEMI (CL), 22 APRILE 2013 – Sono scesi dai tralicci i quattro manifestanti del No Muos che questa mattina hanno scavalcato illegalmente nella base della Marina militare statunitense. Sono due donne e due uomini che sono stati identificati dalla polizia e che saranno denunciati per introduzione illegale in struttura militare, reato che prevede una sanzione amministrativa.

Uno degli attivisti che si è arrampicato sulle antenne è un pacifista abbastanza noto alle cronache, anche per la sua partecipazione alle manifestazioni “No Tav”, Turi Vaccaro.

Ferma la condanna da parte dell’ambasciata Usa. “Lo sconfinamento illegale da parte di manifestanti in una struttura militare – si legge in una nota – e la deliberata e irresponsabile distruzione della proprietà degli Stati Uniti hanno messo a rischio sia i manifestanti stessi che i soccorritori”.

Un video (che vi proponiamo, tratto dalla pagina Facebook dell’attivista Maurizio Giannetto) mostra Turi Vaccaro mentre sembra smontare alcune parti di un’antenna.

“Comprendiamo le preoccupazioni relative alla struttura MUOS sollevate da alcuni cittadini che abitano nella zona – continua la nota – ed è il motivo per cui stiamo cooperando a pieno con il governo italiano, che sta realizzando un nuovo studio sull’impatto per la salute e che sarà completato entro il 31 maggio 2013. Uno studio che siamo fiduciosi confermerà la sicurezza della struttura. Tuttavia, la Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi rimane operativa ed è vitale per le operazioni militari e umanitarie della Nato. Le azioni illegali e irresponsabili di oggi, condotte da un gruppo di manifestanti, mettono a repentaglio queste operazioni”.

 

“Anche se a distanza notevole – dice Giuseppe Maida, uno degli attivisti No Muos rispondendo alla nota dell’ambasciata Usa che condanna il blitz nella Base di Niscemi – abbiamo notato che uno dei sette attivisti che si erano introdotti nella base Usa ha scollegato un paio di cavetti, svitandoli. Nessuna rottura irreversibile, solo un gesto di protesta goliardica. Basta avvitare di nuovo gli spinotti e tutto torna come prima. La forzatura la stanno facendo invece gli Usa, che tendono a esagerare per criminalizzare l’intero movimento No Muos”. La polizia ha avviato indagini per accertare l’entità dei danni causati dai dimostranti.

 

Intanto, proseguono i lavori per la costituzione della controcommissione sul Muos, studiata dal presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, e dall’esperto in protezione delle radiazioni Massimo Zucchetti. Scopo della controcommissione sarà quello di vigilare sulla correttezza delle rilevazioni sull’impatto delle parabole sulla salute dei cittadini.

 

Tra gli esperti indicati a far parte della controcommissione spiccano i nomi di Angelo Levis, Università di Padova, uno dei massimi esperti nel settore delle radiazioni non ionizzanti; Ernesto Burgio, presidente dell’Ufficio scientifico dell’ISDE (International Society of Doctors for the Environment); Massimo Coraddu, fisico, esperto in radiazioni non ionizzanti, consulente del Comune di Niscemi; Maria Brai, professore ordinario di fisica, Università di Palermo; Fabio La Spina, fisico, esperto in campi elettromagnetici; Gioacchino Genchi, chimico, Alberto Lombardodocente di statistica dell’Università di Palermo; Valerio Gennaro, epidemiologo dell’Istituto tumori di Genova e Cirino Strano, medico epidemiologo.

 

 

 

 

 

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