La complessa intesa sulla Finanziaria tra formazione e ticket. Taglio alle autoblu: esultano i grillini

di Redazione

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La complessa intesa sulla Finanziaria tra formazione e ticket. Taglio alle autoblu: esultano i grillini

| venerdì 26 Aprile 2013 - 19:11

Palazzo dei Normanni

PALERMO, 26 APRILE 2013 – Formazione professionale e ticket sanitari. Questi i due nodi che hanno tenuto fermo il testo della Finanziaria regionale in Commissione Bilancio all’Ars. Ma soprattutto, a ritardare l’approdo in Aula del documento economico, è stata la volontà del governatore Crocetta di blindare il più possibile il testo e di trovare accordi e collaborazioni con le diverse forze politiche prima di arrivare in Sala d’Ercole.

“L’accordo si troverà. Si è sempre trovato – ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, commentando il continuo rinviare la seduta per l’analisi dei documenti economici. – Sta all’intelligenza degli uomini trovarlo… La questione è trovare una sintesi sui fatti urgenti. Non è questione di accordo, ma c’è una sintesi che il Parlamento sta tentando di fare prima in Commissione e poi in aula”.

 

Segnali di soddisfazione sono arrivati dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle che ha centrato due obiettivi del proprio programma elettorale: il taglio alle auto blu e l’attivazione del Fondo per il microcredito alle imprese finanziato con i tagli ai propri stipendi di parlamentari.

 

È scattato, sostanzialmente il via libera, in seconda Commissione all’Assemblea regionale siciliana, per l’emendamento proposto dai deputati grillini. Il verde per il momento è provvisorio. La commissione, infatti, si è impegnata a riscrivere il provvedimento in termini un po’ meno rigidi di quanto proposto dai deputati a 5 Stelle, che puntavano all’azzeramento totale del parco macchine (442 auto blu e 2562 di servizio), lasciando in vita solo quelle a disposizione del presidente della Regione e dell’Ars.

 

“L’emendamento – afferma il parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Ciaccio – sarà portato in Aula con qualche correttivo, per garantire alcuni servizi essenziali, ma la ratio non sarà snaturata. E questa per noi è una grandissima vittoria. Senza di noi, infatti, l’argomento auto blu non sarebbe stato nemmeno oggetto di discussione”. Il taglio del parco macchine non sarà solo a carico della Regione e dell’Ars, ma interesserà anche le partecipate a maggioranza dalla Regione e degli altri enti collegati.

Un’apertura, quella verso il Movimento 5 Stelle, che cela probabilmente la strategia del governatore Rosario Crocetta: una concessione di qua, una mano tesa di là e il rischio di stravolgimento del testo della Finanziaria, per mezzo degli emendamenti, potrebbe ridursi, permettendo al presidente della Regione di raggiungere il proprio scopo, ovvero mantenere un testo il più fedele possibile a quello presentato dal suo Governo. Si spiegherebbe così anche la successione di incontri del presidente della Regione, non solo con gli esponenti della sua maggioranza, ma anche con i capigruppo e gli esponenti delle altre forze politiche.

 

E proprio per evitare blitz su un tema a Crocetta molto caro, il Governo regionale ha deciso di stralciare dal maxiemendamento alla Finanziaria gli articoli che riguardavano la Formazione professionale, e più in generale i Fondi Pac (Piano azione e coesione).

“Avevamo inserito queste norme per eccesso di zelo – ha detto Crocetta – ma è evidente che é stato un errore del governo. C’è stata una pioggia di emendamenti sui Fondi Pac ma chi li ha presentati non ha capito che rischia di creare un danno gravissimo alla Sicilia e alla Formazione. Sono provvedimenti che non dovrebbero essere modificati, in quanto frutto di una concertazione molto delicata con l’Unione europea. Il rischio è che si cambi anche una singola voce e corsi che erano ammissibili all’improvviso non lo sono più. Creando buchi gravissimi al Bilancio. Quindi è meglio se attiviamo tali misure per vie amministrative”.

Ma l’esame del maxiemendamento alla Finanziaria in seconda Commissione all’Ars procede ed è già stata approvata la prima parte del testo.

 

La maggioranza del governatore si è inceppata anche su una misura che l’Ars ha già più volte e in più forme bocciato ma che imperterrito il Governo regionale continua a riproporre: i ticket sanitari sui ricoveri. Contro Crocetta e l’assessore per l’Economia, Luca Bianchi, anche e soprattutto il Partito democratico. 

 

“Così come son stati proposti – hanno scritto in una nota i parlamentari regionali del Pd – i ticket sui ricoveri si applicherebbero anche alle fasce più deboli (soggetti il cui reddito familiare lordo complessivo è pari a 50 mila euro annui). Come già detto il PD, specie in questo momento, è contrario a chiedere ulteriori sacrifici alle fasce più basse della popolazione. Restiamo disponibili a valutare eventuali nuove proposte del governo che riguardino esclusivamente le fasce di cittadini con redditi alti”.

 

Una motivazione giudicata “irrazionale” da Crocetta. “Il Pd ha avuto un atteggiamento irrazionale, così come tutti gli altri deputati. Si trattava di una misura che avrebbe chiesto un sacrificio irrisorio a pazienti con un reddito superiore a 50 e 100 mila euro. Quelle entrate, stimabili in 1,5 milioni sarebbero servite per finanziare interventi per classi svantaggiate”.

 

La commissione Bilancio dell’ARS, intanto, ha approvato una norma per la stabilizzazione dei precari ex Italter/Sirap, stanziando la somma di 4 milioni 800 mila euro. Si tratta di una categoria di precari “storici”, tutti altamente qualificati, che provenivano da un ex partecipata statale, oggi in servizio con contratti a tempo determinato presso il Dipartimento della Protezione Civile. Se approvata dall’Aula la proposta chiuderà una vicenda che si trascina da circa 20 anni, con la Sicilia che era rimasta l’unica regione a non stabilizzare questi lavoratori nonostante esistesse una specifica norma statale a riguardo.

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