Muos, ancora tensione a Niscemi. Polemica fra la Regione e il Ministero

di Redazione

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Muos, ancora tensione a Niscemi. Polemica fra la Regione e il Ministero

| venerdì 26 Aprile 2013 - 10:57

muos mamme

NISCEMI (CL), 26 APRILE 2013 – Prosegue la protesta dei comitati “No Muos“, che presidiano la base di contrada Ulmo, a Niscemi. Momenti di tensione si sono registrati, stamane, quando un gruppo di attivisti, tra cui alcune donne ma anche nonni e nonne, ha bloccato il passaggio di alcuni mezzi con a bordo militari americani e operai.

 

I manifestanti, che si erano sdraiati sulla strada per impedire il passaggio del convoglio, sono stati sollevati di peso dalle forze dell’ordine. Si è registrato qualche tafferuglio e anche grida da parte dei presenti. Sul posto anche Turi Vaccaro e Nicola Arboscelli: i due attivisti martedì scorso si sono arrampicati in cima ad un’antenna della base ed erano stati arrestati, poi dopo 48 ore rimessi in libertà dal gip.

 

Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, dopo che il Ministero della Difesa ha impugnato davanti al Tar di Palermo la revoca delle autorizzazioni relative al Muos e la sospensione dei lavori disposte dalla Regione siciliana alcune settimane fa: “Il ricorso al Tar da parte del Ministero della Difesa è totalmente infondato e non rispetta l’accordo col Governo nazionale. Trovo veramente singolare che il Ministero abbia deciso di ricorrere al Tar contro la decisione di revoca da parte della Regione per l’istallazione dell’impianto Muos Niscemi, anche perché lo stesso Ministro, ha partecipato all’incontro tra i Governi regionale e nazionale, che ha deciso la sospensione dell’istallazione delle parabole, subordinando il proseguimento di tali lavori alla realizzazione dello studio sulla salute umana e la valutazione sull’impatto ambientale”.

 

“È ovvio – aggiunge Crocetta – che, nel redigere quel comunicato stampa congiunto tra i governi, lo stesso governo nazionale abbia ammesso che quegli studi sono inesistenti e quindi eventualmente è la Regione siciliana che dovrebbe casomai chiedere i danni, qualora proseguano lavori non autorizzati a Niscemi. Trovo veramente assurdo questo comportamento, e trovo assurdo che un Ministero pretenda da una Regione comportamenti contrari alle normative vigenti. È pacifico infatti che, prima che possa realizzarsi qualsiasi impianto industriale, debbano essere effettuati studi sull’impatto ambientale e sulla salute umana. Se poi ci si riferisce al rispetto dei trattati internazionali, siamo completamente fuori strada”.

“Non esiste infatti – puntualizza il presidente della Regione siciliana – alcun trattato tra Italia e Usa sul Muos di Niscemi, c’è un accordo politico istituzionale che non ha valore di trattato e che pertanto non è obbligatorio, ma attiene soltanto alle politiche delle buone relazioni. Il diritto costituzionale alla salute, inoltre, è uno dei diritti fondamentali dell’uomo e pertanto, anche gli accordi tra stati assumono valenza minore rispetto a quel diritto. Mi dispiace sinceramente che il Ministero della Difesa abbia fatto un passo indietro rispetto accordi con il governo, e che lo faccia in una fase in cui l’attuale governo, è alla fine del suo mandato. Difenderemo gli interessi dei siciliani, confido nella giustizia, poiché non si può imporre a nessun territorio, di accettare istallazioni di alcun tipo, senza garantire il rispetto e la tutela della salute umana”.

 

(foto d’archivio)

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