Risolto l’incredibile giallo di Palermo: era il pregiudicato Massimo Pandolfo l’uomo ucciso con 40 coltellate

di Redazione

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Risolto l’incredibile giallo di Palermo: era il pregiudicato Massimo Pandolfo l’uomo ucciso con 40 coltellate

| venerdì 03 Maggio 2013 - 18:02

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PALERMO, 3 MAGGIO 2013 – Risolto il caso del cadavere senza nome dell’Acqua dei Corsari a Palermo. Si tratta del pregiudicato palermitano Massimo Pandolfo. Il riconoscimento è avvenuto grazie all’esame delle impronte digitali.

 

Pandolfo, 47 anni, ex pugile, ucciso con quaranta coltellate nei pressi del Teatro del Sole, era noto alle cronache e alla forze dell’ordine perché nel 2002 era stato coinvolto in un’indagine su un traffico di auto di grossa cilindrata rubate soprattutto a Milano e in Francia e poi rivendute in varie città d’Italia. Successivamente, era finito in un’altra vicenda giudiziaria, riguardante il tentativo di una truffa informatica da capogiro, 1.700 miliardi, ai danni del Banco di Sicilia. Nel processo Pandolfo era stato poi assolto.

 

In un primo momento la vittima era stata identificata dai familiari come Alessandro Porretto, uno psicolabile che si era allontanato qualche giorno prima da casa. Ma ieri una pattuglia della polizia ha incontrato Porretto mentre passeggiava tranquillamente nelle strade di Bagheria.

 

Secondo le prime informazioni raccolte dal pm Geri Ferrara che indaga sulla vicenda, Pandolfo da qualche anno faceva l’imprenditore. Sono al vaglio degli inquirenti le possibili piste che hanno portato all’omicidio dell’uomo a carico del quale non emergono finora inchieste in corso.

 

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