Formazione professionale, migliaia in strada contro il Governo: l’accordo resta lontano. IL VIDEO

di Redazione

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Formazione professionale, migliaia in strada contro il Governo: l’accordo resta lontano. IL VIDEO

| venerdì 10 Maggio 2013 - 07:23

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PALERMO, 10 MAGGIO 2013 – Giornata calda a Palermo sul fronte della formazione professionale. Migliaia di lavoratori, arrivati da tutta la Sicilia, hanno organizzato due sit-in: uno davanti all’assessorato all’Istruzione e Formazione di via Ausonia e l’altro all’assessorato al Lavoro di via Trinacria. Due delegazioni sono state ricevute dai dirigenti degli assessorati.

 

Venti i pullman giunti da diverse città della Sicilia per partecipare alla grande manifestazione organizzata dai sindacati, nel giorno dello sciopero regionale degli operatori del settore. Il pagamento delle somme arretrate e il finanziamento della seconda annualità dell’Avviso 20, una riforma seria del settore, che preveda un sistema rigido di accreditamento degli enti, lo sblocco delle procedure amministrative per il pagamento dei settori dell’Oif (obbligo formativo) e degli Sportelli multifunzionali, dove i lavoratori attendono gli stipendi ormai da oltre un anno: sono solo alcune delle richieste urlate a gran voce all’indirizzo degli assessori. 

 

http://www.youtube.com/watch?v=mfTQtwaWMc0

 

“Abbiamo ricevuto diversi input dal governatore Crocetta che mostra interesse a risolvere la vertenza e buone intenzioni ancora da concretizzare. Ma siamo lontani da una capacità di intervento immediata da parte dell’amministrazione, anzi al momento sono state evidenti le difficoltà”, spiegano Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola.

 

Ottimismo da parte delle sigle sindacali, confermato anche questa mattina, che si scontra però con la rabbia dei lavoratori scesi in piazza. Alta la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Gli scioperanti hanno occupato l’incrocio tra viale Strasburgo, via Empedocle Restivo e via De Gasperi, creando anche enormi difficoltà alla circolazione. 

 

Al termine dei due sit-in, dirigenti degli assessorati hanno incontrato due delegazioni di lavoratori. “Per governare una situazione di crisi sociale ed economica così esplosiva – ha commentato Maurizio Bernava, segretario regionale della Cisl Sicilia – servono fatti concreti e invece dopo mesi di annunci, attacchi ai lavoratori e ai sindacati, ci ritroviamo fermi ad un punto: i lavoratori sono senza stipendio, rischiano il posto di lavoro, la macchina amministrativa della Regione è bloccata, finora non è stata in grado di gestire i fondi europei per il settore, ed è ancora lontano il vero cambiamento del settore che ormai chiediamo da due anni con un sistema rigido di accreditamento degli enti che si basi sulla qualità delle attività formative rispondenti alle reali esigenze del mercato del lavoro”.

 

Ad oggi lamentano i sindacati, a fronte dell’80 per cento dell’attività formativa già svolta dagli enti, la Regione ha finora pagato solo il 25 per cento delle somme dovute. Gli enti così non hanno potuto ottenere il Durc, regolarizzare il pagamento degli stipendi e ora rischiano la chiusura con il contestuale licenziamento di ben 10 mila operatori.

 

Nel corso dell’incontro di ieri con i sindacati, il Governo avrebbe manifestato l’intenzione di superare gli ostacoli per l’adozione dei mandati di pagamento e avrebbe illustrato anche le linee sulle quali intende procedere per consentire l’avvio delle attività formative della nuova annualità (dopo giugno 2013).

 

“L’assessore Scilabra ha assicurato che tutte le attività compatibili con gli obiettivi del Piano giovani saranno finanziate in continuità all’avviso 20, se coerenti con i fabbisogni del mercato del lavoro identificati insieme all’Istituto di ricerca Censis, dopo la ‘riedizione’ dei progetti già valutati e precedentemente ammessi a finanziamento – dicono Giorgio Tessitore e Giovanni Migliore della Cisl -. L’intenzione del Governo è di utilizzare le risorse del Piano giovani, pari a 286 milioni complessivi, sia per la seconda che anche per la terza, noi abbiamo espresso le nostre riserve sull’insufficienza delle risorse e chiesto chiarimenti maggiori sulle tutele del personale eventualmente non impegnato nelle attività corsuali”.

Crocetta, riferiscono i due sindacalisti, ha detto di voler tutelare il personale impegnato negli sportelli, ma “queste dichiarazioni – concludono – non sono state supportate da atti leggibili né illustrate nei dettagli. Anche su questo ci siamo riservati di valutare atti concreti ancora non esistenti”.

 

(foto di Daniela Tomasino)

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