Piscina comunale di Palermo, disagi e polemiche. Pochi assistenti bagnanti e tribune “vietate”

di Redazione

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Piscina comunale di Palermo, disagi e polemiche. Pochi assistenti bagnanti e tribune “vietate”

| sabato 11 Maggio 2013 - 09:00

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PALERMO, 10 MAGGIO 2013 – Sono troppo pochi gli assistenti bagnanti per garantire il regolare funzionamento di entrambe le vasche della Piscina comunale. I bagnini non possono neanche permettersi di prendere le ferie arretrate. Una situazione che è costata anche un provvedimento disciplinare ai loro danni e a quelli del capo impianto.

Gli assistenti bagnanti sono solo 6, di cui 5 part-time e uno full-time, e devono controllare due vasche olimpiche (dove servono due bagnini per vasca) per un turno che va dalle 8 alle 21. Basta che manchi qualcuno, per ferie o per malattia, e i disagi per gli sportivi sono immediati.

La situazione è degenerata lo scorso 29 marzo, quando la contemporanea assenza di un assistente bagnante per ferie, due per malattia e uno per permesso familiare, ha bloccato l’accesso all’impianto sportivo del “pubblico”, ovvero degli utenti non iscritti in una società.

Un’assenza che è costata un provvedimento disciplinare nei confronti di tutti gli assistenti bagnanti e del capo impianto.

 

“Ma io ero presente – dichiara Felice D’Alba, assistente bagnante – quindi non capisco perché sono stato raggiunto dal provvedimento disciplinare. Inoltre era stata inviata una circolare che ci ordinava di prendere le ferie arretrate dello scorso anno entro il 30 aprile: e invece è arrivato il provvedimento disciplinare e le ferie sono state revocate”.

A causa del numero esiguo di assistenti, il pubblico spesso può usufruire solo della vasca interna.

“Le società utilizzano anche la seconda vasca perché dovrebbero avere i loro bagnini – spiega un altro assistente bagnante, Settimio Moreno – ma non sempre gli istruttori hanno il brevetto adeguato. Per questo motivo abbiamo richiesto che firmino una liberatoria, che però non è mai arrivata. In passato, in occasione di alcuni decessi avvenuti in piscina, alcuni miei colleghi sono stati accusati di omicidio colposo e si sono dovuti difendere da soli dalle accuse, senza che il Comune fornisse l’assistenza legale. Ecco perché in molti hanno chiesto il trasferimento e gli assistenti bagnanti sono passati da 18 a 6″.

Dopo l’intervento dei sindacati, il provvedimento disciplinare a carico degli assistenti bagnanti è stato revocato ma non quello nei confronti del capo impianto, Rosaria Carrotta, che è stata rimossa dal suo incarico.

“La dirigente del settore impianti sportivi, Fernanda Ferreri – spiega Rosaria Carrotta – mi ha spostato d’incarico perché non sono riuscita a “prevedere” l’assenza di più assistenti bagnanti, due dei quali sono mancati per malattia”.

“Lo spostamento d’incarico del capo impianto – replica Fernanda Ferreri – non è legato ad una cattiva gestione della piscina, cosa di cui non è mai stata accusata, ma alla periodica rotazione di tutti i capi impianto. Per quanto riguarda gli assistenti bagnanti, i problemi sono più che altro dell’amministrazione. L’avvio di un provvedimento disciplinare, nel caso del 29 marzo, è stata una procedura atta ad avere chiarimenti per una situazione straordinaria. Quando le assenze sono state giustificate in modo valido il provvedimento è stato revocato”.

Intanto, oltre al problema bagnini, la struttura deve fare i conti con l’annuale scadenza dell’agibilità delle tribune. La commissione ha ottenuto una proroga fino al 31 dicembre 2013, ma manca ancora il certificato della questura per l’autorizzazione al pubblico spettacolo, che arriverà la prossima settimana. Le squadre palermitane di pallanuoto, così come avvenuto domenica scorsa, giocheranno a porte chiuse. Rimandata a data da destinarsi la prima giornata della manifestazione “Mini-pallanuoto“, alla quale dovevano partecipare oltre 60 bambini, che si sarebbe dovuta svolgere domenica 5 maggio.

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