L’operaio morto a Priolo, allarme dei sindacati: “Troppi incidenti, area a rischio”

di Redazione

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L’operaio morto a Priolo, allarme dei sindacati: “Troppi incidenti, area a rischio”

| mercoledì 22 Maggio 2013 - 12:35

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PRIOLO (SR), 22 MAGGIO 2013 – Esplode la protesta dei lavoratori e aumenta l’allarme nel polo industriale di Priolo che si estende fino ad Augusta dopo l’ennesimo incidente di stanotte in raffineria costato la vita ad un tecnico della Isab.

 

I lavoratori non si fermano allo sciopero di un intera giornata subito proclamato dai sindacati e già in corso ed al sit in previsto per domani. Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Siracusa, insieme alle sigle di categoria del settore industria, hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto di Siracusa e in un documento lanciano un serio allarme sulla sicurezza non solo all’interno del sito industriale ma per l’intera zona.

 

Dopo avere espresso “solidarietà alla famiglia del lavoratore che stanotte ha trovato la morte durante il proprio turno di lavoro, incidente sulle cui cause – sottolineano – si attendono adesso risposte certe e rapide” arriva la denuncia.

 

I sindacati “registrano, comunque, un grave susseguirsi di incidenti con cadenza giornaliera. Non si è ancora risolto il caso della nube tossica che sabato ha investito Melilli e Priolo, episodio che non ha ancora un responsabile, ieri sera, a causa di un fuori servizio al turbogas di Isab Sud, si è fermata l’intera raffineria con enormi sfiaccolamenti ed oggi siamo invece davanti ad un ragazzo che perde la propria vita sul proprio luogo di lavoro. Adesso basta. Non è più tempo di aspettare”.

“Le Organizzazioni sindacali – scrivono Cgil, Cisl e Uil – hanno, sino ad oggi, tenuto un atteggiamento responsabile, ma la stessa responsabilità non si è registrata da parte delle aziende. È arrivato il momento che lavoratori e cittadini, sindacati e istituzioni facciano fronte comune ad una deriva che già oggi ha causato una grave conseguenza. Non è più possibile assistere ad eventi e incidenti che, mettono in pericolo la sicurezza nei posti di lavoro, la salute di cittadini e lavoratori e l’ambiente del nostro territorio”.

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