Formazione, sindacati sul piede di guerra. Sciopero il 4 giugno. “Il bando mette a rischio 3000 lavoratori”

di Redazione

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Formazione, sindacati sul piede di guerra. Sciopero il 4 giugno. “Il bando mette a rischio 3000 lavoratori”

| venerdì 31 Maggio 2013 - 09:03

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PALERMO, 31 MAGGIO 2013 – I lavoratori della formazione in sciopero martedì 4 giugno. La manifestazione di protesta  è promossa da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola. Il corteo si snoderà da piazza Politeama a Palazzo d’Orleans, sede del Governo. I sindacati chiedono che l’incontro convocato per lunedì 3 dall’assessore alla Formazione Scilabra venga spostato al giorno dopo, al termine della manifestazione.

 

Giovanni Migliore, responsabile regionale della Formazione per la Cisl scuola, lancia l’allarme. “Il bando con la riedizione dei pacchetti formativi, così come è stato predisposto dalla Regione, mette a rischio circa 3 mila posti di lavoro e i lavoratori che non percepiscono da oltre un anno lo stipendio sono stanchi e pronti a manifestare ancora un disagio che va avanti da troppo tempo. Siamo d’accordo con la riforma del settore ma non con questi tempi e modi, piuttosto ribadiamo la priorità della giusta salvaguardia di tutto il personale che cosi non viene garantito”.

 

“L’assessore Scilabra – secondo il segretario generale Cisl Sicilia Maurizio Bernava – sta facendo un disastro sociale. Il piano della Formazione è pieno di cose vecchie, confuse e approssimative, e non porterà altro che maceria sociale. La riforma non contiene nulla di concreto che possa esser d’aiuto ai lavoratori. Siamo nel buio assoluto, hanno dimostrato approssimazione e arroganza politica in un permanente clima elettorale che sta distruggendo la Sicilia”.

 

I sindacati lamentano anche “il persistere e l’aggravarsi dello stato di crisi che non consente agli operatori di tutte e tre le filiere del settore (Oif, Sportelli Multifunzionali ed Interventi formativi) di percepire le spettanze maturate ed arretrate ormai da parecchi mesi”.

 

I sindacati ribadiranno le loro richieste: lo sblocco immediato delle procedure di finanziamento, che devono consentire la retribuzione di tutti i lavoratori di ogni filiera (OIF, Formazione, Sportelli); l’accelerazione di tutte le procedure per l’erogazione delle indennità di cassa integrazione in deroga; l’avvio di ogni procedura utile alla ricollocazione produttiva dei lavoratori licenziati dagli enti gestori; l’apertura dei tavoli permanenti di confronto sulle emergenze e sul futuro delle tre filiere.

 

Foto d’archivio

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