Pd e Udc, gli alleati mettono Crocetta alle corde: “Verifica nella maggioranza dopo le elezioni”

di Redazione

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Pd e Udc, gli alleati mettono Crocetta alle corde: “Verifica nella maggioranza dopo le elezioni”

| giovedì 06 Giugno 2013 - 14:27

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PALERMO, 6 GIUGNO 2013 – “Il senso di responsabilità del PD, alla vigilia delle amministrative, ci porta a sospendere ogni discussione, ma sarebbe un errore non valutare con attenzione i troppi campanelli d’allarme che stanno suonando nella maggioranza”. Verifica all’orizzonte, a sentire Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all’Ars.

 

Le fibrillazioni all’interno della maggioranza si fanno più evidenti. Già il ministro della Pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia, leader siciliano dell’Udc aveva dato segni di un crescente malessere nella compagine che sostiene il Governo regionale. In un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia in edicola oggi, D’Alia aveva detto: “Se il presidente Crocetta intende trasformare questa esperienza di governo nell’ennesima riedizione del lombardismo, noi ci tiriamo fuori”. Le dichiarazioni arrivano dopo il vertice romano fra D’Alia, Crocetta, Cesa e Casini. E non lasciano spazi a dubbi.

 

Nessuna intesa, anzi. “Crocetta sostiene – continua D’Alia – di avere superato le critiche dell’Udc? Abbiamo detto al presidente che se intende portare avanti il programma concordato prima delle elezioni noi siamo con lui. Bisogna far crescere il grado di solidarietà politica intorno al governo con regole certe ed efficaci per i partiti che sostengono questa esperienza. Crocetta ci ha assicurato un cambio di marcia, vedremo dopo le Amministrative”.

 

E su un eventuale rimpasto D’Alia è altrettanto chiaro: “Il presidente sarebbe orientato a ridurre il numero di assessori dell’Udc? Noi abbiamo la stessa forza di sempre. Forse è Crocetta e il suo Megafono a essere sovradimensionato in giunta. Ha più assessori che voti”.

 

E dopo le dichiarazioni di D’Alia arriva anche la voce del Pd, che auspica una maggioranza compatta e guarda ad una verifica all’interno dei partiti. “Il presidente Crocetta – aggiunge Gucciardi – sta portando avanti un lavoro importante, difficile e delicato: proprio per questo è indispensabile che la sua azione sia sostenuta da una maggioranza motivata e compatta. All’indomani della tornata elettorale, per realizzare davvero quel processo di cambiamento, riforme e innovazione per il rilancio della Sicilia appare opportuno ripensare l’accordo di maggioranza e avviare una fase politica nuova e più evoluta, a partire dai rapporti fra maggioranza e governo”.

 

L’appuntamento resta sospeso, fino a dopo le elezioni. Poi toccherà al governatore riuscire a ricucire l’alleanza, magari riponendo le armi in quella che D’Alia definisce “una guerra ai partiti che lo sostengono”.

 

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