Decreto del “Fare”: Equitalia, la prima casa non va più all’asta

di Redazione

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Decreto del “Fare”: Equitalia, la prima casa non va più all’asta

| domenica 16 Giugno 2013 - 07:08

Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, Equitalia, prima casa, edilizia scolastica, imprese

ROMA, 16 GIUGNO 2013 – Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto “Fare”. Sono 80 le norme contenute nel decreto, tra le quali spiccano quelle su Equitalia, sulle imprese e sull’edilizia scolastica.

Partendo da Equitalia, non sarà più pignorabile la prima casa, a meno che non si tratti di un immobile di pregio. Aumenta da 2 a 8 il numero di rate, anche non consecutive, inevase, prima delle quali venga bloccato il diritto della rateizzazione. I debiti tributari potranno essere pagati anche in 120 rate, aumentando così il limite massimo che prima era fissato a 72.

Per le imprese il decreto prevede 5 miliardi di euro di investimenti. Sarà più facile accedere a risorse per le aziende che vogliono investire in macchinari, con il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti. Per l’edilizia scolastica, invece, previsti 100 milioni ogni anno per la manutenzione degli edifici.

Tra le altre norme, wi-fi pubblico liberalizzato, assunzioni universitarie (previsti posti per 1500 professori ordinari e altrettanti ricercatori), il rafforzamento del fondo di garanzia, lo smaltimento di oltre un milione di pratiche arretrate di giustizia civile, un indennizzo per i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, la diminuzione degli oneri alle imprese e lavori per circa 3 miliardi di euro destinati a piccole, medie e grandi opere che avranno una ricaduta occupazionale di almeno 30 mila nuovi posti di lavoro.

“Sono misure per rilanciare l’economia del nostro Paese“, ha commentato il Premier Enrico Letta.

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