PALERMO, 23 GIUGNO 2013 – Promuovere la Sicilia all’estero. Era questo l’obiettivo di un bando regionale del 2010 finanziato con 15 milioni di euro provenienti dai fondi europei. Ad aggiudicarselo una cordata di sei aziende, cinque delle quali oggi sono citate nell’ordinanza con cui la Procura di Palermo ha fatto scattare l’operazione Grandi Eventi.
“La Prefettura di Milano – ricorda il governatore Rosario Crocetta, parlando con il Giornale di Sicilia – segnalò i propri sospetti su una sola delle 6 imprese. E l’affare fu solo congelato perchè l’informativa atipica, non individuando prove certe di compromissione, lascia all’amministrazione il potere di valutare se andare avanti nel rapporto con le imprese. Ora noi stiamo provando a revocare definitivamente il finanziamento”. La giunta, infatti, ha approvato una delibera con cui obbliga a interrompere qualsiasi rapporto con imprese raggiunte da informative antimafia.
Il problema però è che quei 15 milioni sono bloccati: non possono essere spesi e si rischia di perderli per inerzia. L’Unione europea potrebbe, a questo punto, bloccare le erogazioni, non restituendo dunque alla Regione le cifre che l’amministrazione aveva già anticipato. Un buco gravissimo per le già fragili casse regionali.
