Legge anticorruzione: nasce una task force, emendamenti entro una settimana. Ma la seduta dell’Ars salta perchè l’Aula è deserta

di Redazione

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Legge anticorruzione: nasce una task force, emendamenti entro una settimana. Ma la seduta dell’Ars salta perchè l’Aula è deserta

| martedì 02 Luglio 2013 - 14:05

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PALERMO, 2 LUGLIO 2013 – L‘Ars accelera sull’approvazione della legge anticorruzione e, per evitare di impantanarsi nell’analisi degli emendamenti, la I commissione Affari istituzionali ha creato una sub commissione operativa che lavorerà con gli esponenti del Governo. Ma la seduta dell’Aula, intanto, è saltata perchè in Aula non c’erano che pochi deputati e nessun esponente del Governo.

 

All’ordine del giorno, c’era l’esame di due mozioni unificate per l’istituzione di zone franche urbane. “Prendo atto del fatto che il governo non è presente, non posso fare altro che rinviare l’Aula a domani”, ha detto il vice presidente Antonio Venturino, rinviando la seduta.

 

Sul ddl anticorruzione, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha affermato, “di temere uno scontro tra Governo e Parlamento su questo ddl e l’istituzione di una sub commissione sarà un metodo per affrontare anche altre leggi importanti prima del passaggio in Aula, evitando così il più possibile il blocco dei faldoni degli emendamenti dei deputati che comportano poi un enorme sforzo di sintesi”.

 

Della sub commissione faranno parte Forzese, Panepinto, D’Asero, Siragusa, Formica, Malafarina e Miccichè.

 

Gli emendamenti per il disegno di legge anticorruzione dovranno essere presentati entro martedì prossimo. “Oggi in commissione abbiamo segnato il cammino di questa legge – ha proseguito Crocetta – fissandone le varie tappe, ma ci saranno una serie di questioni da definire e approfondire prima che si arrivi in Aula. Vorremmo evitare che si arrivi al solito disegno di legge a cui si presentano poi un centinaio di emendamenti, la cui sintesi comporterebbe un lavoro molto difficile, ma se qualcuno vorrà bloccare la legge, sarà inevitabile”.

 

Un gruppo di lavoro di sette parlamentari, componenti della commissione Affari istituzionali all’Ars, lavorerà intanto sul ddl antiparentopoli, che prevede tra l’altro il divieto di esercitare una carica istituzionale per i gestori di società o cooperative che concorrono ad appalti pubblici e per i parenti entro il secondo grado.

 

“È drammatico pensare – ha concluso Crocetta – che metà del sistema della formazione abbia un riferimento così stretto con la politica, bisogna fissare dei principi per cui questo non avvenga, è chiaro però che per mettere questi vincoli nei bandi di gara, dobbiamo avere un sistema legislativo che ci supporti, bisogna fissare quanto prima le incompatibilità”. 

 

Il presidente Crocetta poi ha annunciato su cosa verterà la riunione della Giunta regionale: “Affronteremo i temi del Muos, dell’eolico e del nucleare per procedere alla definizione di un disegno di legge specifico per il settore, auspicando che anche su questi temi cosi rilevanti si possa andare uniti con il Parlamento”.

 

È stato rinviato, intanto, a martedì prossimo alle 10 il consiglio di presidenza dell’Ars, che avrebbe dovuto discutere della deroga per i “mini-gruppi”, quelli composti da meno di cinque parlamentari, e dell’indicazione di nuovi componenti in rappresentanza del Movimento 5 Stelle e della Lista Musumeci. Nello stesso giorno, si esaminerà anche il bilancio 2012 della Fondazione Federico II.

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