Un terzo dei siciliani vive in povertà. Quindici associazioni per far fronte al crescente bisogno di assistenza

di Redazione

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Un terzo dei siciliani vive in povertà. Quindici associazioni per far fronte al crescente bisogno di assistenza

| venerdì 12 Luglio 2013 - 11:09

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PALERMO, 12 LUGLIO 2013 – In Sicilia sono 547 mila le famiglie che vivono in povertà relativa, pari circa al 27% della popolazione, mentre sono ben 180 mila quelle in condizioni di povertà assoluta. Una situazione molto grave denunciata dal Forum del Terzo settore che si è riunito oggi a Palermo.

 

Nella provincia di Palermo sono circa 140 mila le famiglie in povertà relativa e circa 46 mila in povertà assoluta, senza considerare i possibili poveri tra gli immigrati. Nel complesso, nella provincia di Palermo ci sono oltre ben 100 mila persone in povertà assoluta, dati sei volte superiori a quelli della Lombardia e del Piemonte.

 

La permanenza della crisi li fa aumentare dal 2 al 3% ogni anno. A loro è rivolta l’attività del Forum del terzo settore composto da 15 associazioni di volontariato, che rappresentano circa oltre 25 mila persone. Il manifesto è stato presentato a Palazzo delle Aquile insieme ai dati che fotografano la situazione siciliana.

 

Le associazioni che hanno aderito sono: Auser, Ada, Anteas, Legacoop, C.a.d.o, Anolf, A.ge Giuseppe Pitrè, Agci Sicilia, Erripa Confcooperative, A.Ge associazione genitori provincia di Palermo, Progetto Italia 2000, Associazione nazionale centri sociali comitati anziani, Arca, People help the people.

 

“Intendiamo portare avanti le nostre proposte – ha detto il portavoce del Forum, Giuseppe Romancini – come quella dell’istituzione di un tavolo permanente sul welfare che pensi a migliorare le politiche sociali della città, va affrontata l’emergenza sociale, incentivare il lavoro giovanile e lottare contro la povertà”.

 

A fronte della crescita del numero dei poveri, è scarsa l’assistenza sociale. A Palermo solo 6 mense sfamano i bisognosi e distribuiscono un totale di circa mille pasti giornalieri, e inoltre Caritas, comunità di Sant’Egidio e Banco opere di Carità offrono generi alimentari in 400 punti di distribuzione tra le parrocchie.

 

Circa 25 mila famiglie usufruiscono della social card con 40 euro al mese di ricarica mensile, a settembre sarà operativa la nuova credit card con che prenderà in carico circa duemila famiglie dei nuovi poveri di Palermo.

 

“Bisogna aumentare la rete distributiva, aprire nuove mense. Per il 2014 – ha affermato Romancini – la Comunità europea cesserà la distribuzione di prodotti alimentari, sostituendoli con un fondo economico da definire, insieme al mancato finanziamento dei fondi nazionale. Il rischio è, se non si interviene, di avere per il prossimo anno un aumento esponenziale della povertà con possibile esplosione della rabbia sociale”.

 

I dati forniti oggi dal Forum del terzo settore e relativi alla povertà in Sicilia sono satati commentati dal Codacons, secondo associazione dei consumatori, sono  “drammatici”, ed “evidenziano la necessita’ di un intervento urgente da parte dello Stato Italiano per alleviare una situazione ormai insostenibile”.

“È intollerabile che nel 2013 il 27,3% delle famiglie siciliane viva in condizioni di poverta’ – afferma il Segretario nazionale Francesco Tanasi – I dati diffusi oggi mostrano una regione le cui condizioni economiche sono paragonabili a quelle della disastrata Grecia. Senza interventi urgenti da parte delle istituzioni, la situazione in Sicilia non puo’ che peggiorare, con rischi di pericolose derive sul fronte sociale”.

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