Direzione del Pd ad altissima tensione. Crocetta: “Se volete, sfiduciatemi”. Bocciato il doppio tesseramento

di Redazione

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Direzione del Pd ad altissima tensione. Crocetta: “Se volete, sfiduciatemi”. Bocciato il doppio tesseramento

| sabato 20 Luglio 2013 - 12:47

pd-conferenza 

PALERMO, 20 LUGLIO 2013 – Le frecciate non se le sono mandate a dire, ma se le sono dette faccia a faccia, in un tutti contro tutti che lascerà strascichi. Ecco la fotografia della direzione regionale del Pd che doveva – ma non poteva – fare chiarezzaAl segretario regionale Lupo il solito ingrato compito di tessere la maglia della diplomazia.

 

Il presidente della Regione Crocetta è arrivato in ritardo, con una polo sportiva in stile casual friday e portando sul risvolto della giacca il suo guanto di sfida: una vistosa spilla del Megafono. E nel corso del suo intervento non ha guardato in faccia nessuno: “Meno male che non ho dato retta al Pd – ha tuonato il governatore. – Se fosse stato per loro a quest’ora avrei avuto Vladimiro Crisafulli in giunta”. “E se non vi va bene come guido il Governo – attacca – sfiduciatemi in Aula con una mozione”.

 

La prima risposta a Crocetta arriva da Antonello Cracolici che afferma: “Tra il Governo regionale e il Pd io scelgo il Pd”. “Possiamo riconoscere che il presidente della Regione sta facendo bene – prosegue l’ex capogruppo all’Ars – ma il coraggio da solo non basta. I nodi politici li dobbiamo sciogliere insieme, non con battaglie personali come pensa di fare Crocetta. Non possiamo sentirci suoi ospiti nelle stanze dei bottoni ed è inaccettabile che gli iscritti sputino addosso al partito. Mi batterò affinchè Crocetta e Lumia tornino tra i ranghi del partito democratico”.

 

Una battaglia dunque che annuncia strascichi lunghi che non mancheranno di animare il dibattito politico anche nei prossimi mesi, almeno fino al prossimo congresso regionale, che dovrà aprire la strada a quello nazionale atteso entro la fine del 2013.

 

Il segretario regionale Giuseppe Lupo, nella sua relazione, tentando di allentare la tensione, aveva appunto cercato di puntare i riflettori su quell’appuntamento. “Dobbiamo procedere dal basso verso l’alto recuperando il rapporto con la nostra base. Occorre puntare – ha detto Lupo – sull’unità del partito. Dobbiamo rilanciare il tesseramento e decidere le modalità delle primarie”.

 

E a Crocetta ha ribadito: “Non abbiamo chiesto nessun rimpasto di giunta, ma vogliamo essere maggiormente partecipi delle decisioni del Governo. Dobbiamo instaurare un rapporto molto più intimo tra Governo e Pd. Ci dica lui come intende procedere per costruire questo rapporto”.

 

E proprio sulle modalità di elezione del futuro segretario, il parlamentare regionale Fabrizio Ferrandelli ha presentato un ordine del giorno per chiedere che le primarie siano aperte a tutti.

 

Baldo Gucciardi, capopgruppo Pd all’Ars, ha esordito dicendo: “Abbiamo chiesto all’Ars una corsia preferenziale per il ddl antiparentopoli: la questione morale va affrontata in maniera decisa, anche all’interno del partito con norme statutarie più rigorose”. 

 

“Crocetta – ha aggiunto Gucciardi – ha il merito di aver fatto parlare della Sicilia all’opinione pubblica nazionale in termini finalmente positivi. In questi mesi ha potuto contare sul sostegno forte e leale del gruppo PD all’Ars: penso alla doppia preferenza di genere per le amministrative, o alla riforma delle Province. Continueremo a sostenere le riforme portate avanti dal “nostro” presidente della Regione. Ma se leggo la lettera aperta di Crocetta pubblicata stamane, non mi riconosco in quelle parole. Quella lettera è un equivoco, i nostri comportamenti dicono altro: in molti casi – ha concluso Gucciardi – siamo stati perfino più “rivoluzionari” di Crocetta”.

 

Alla fine viene approvato a maggioranza l’ordine del giorno del segretario Giuseppe Lupo nel quale si afferma l’opportunità che gli iscritti coinvolti in casi giudiziari, come nel caso di Messina, si “sospendano dal partito” e nel quale si boccia il doppio tesseramento.

 

”L’organizzazione di movimenti – si legge nell’odg approvato – che nascono promossi da esponenti e militanti del Pd, con modalità tipiche dei partiti, con gruppi dirigenti autonomi sul territorio e proprie rappresentanze elettive, in alcuni casi in aperto contrasto col Pd, costituisce una inaccettabile modalità di spezzare l’unità del Pd e la sua integrità territoriale. Per tali ragioni la direzione del Pd ribadisce che non possono coesistere modalita’ di doppia militanza”.

 

Poi la direzione del partito si augura “una rapida soluzione che, nel rispetto dello statuto del partito, possa mettere pienamente in sintonia il presidente della Regione e i principali esponenti impegnati nella costruzione di questi movimenti con il partito democratico”

 

(Foto d’archivio)

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