Spara ad una donna, poi si uccide: omicidio-suicidio a Gela

di Redazione

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Spara ad una donna, poi si uccide: omicidio-suicidio a Gela

| domenica 21 Luglio 2013 - 19:02

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GELA, 21 LUGLIO 2013 – Omicidio-suicidio a Gela: una donna è stata uccisa, il suo assassino è quasi certamente un uomo che poi si è tolto la vita poco lontano. 

 

La donna si chiamava Maria Nastasi, aveva 46 anni. Vedova di un appuntato dei carabinieri, madre di due figli, dipendente di una pizzeria: la donna sarebbe stata colpita da alcuni colpi di pistola, poi l’uomo, Salvatore Greco, 51 anni, sorvegliato speciale, avrebbe rivolto l’arma verso se stesso. Sull’accaduto indagano i carabinieri che stanno cercando di fare luce su quanto accaduto.

 

Ai militari era giunta una telefonata di Salvatore Greco che indicava la presenza del cadavere di una donna, in una zona di campagna fra Gela e Niscemi. Mezz’ora dopo, alcuni cittadini hanno segnalato ai carabinieri di avere sentito un colpo di pistola.  

 

Subito sono scattate le ricerche. I carabinieri, giunti sul posto hanno trovato, in contrada Priolo Soprano, Greco agonizzante, accanto a sè una pistola calibro 38. Non lontano una Fiat Panda intestata a Maria Nastasi. Le ricerche si sono estese e i militari hanno trovato, in una zona isolata, accanto ad un casolare, il corpo della donna. 

 

Greco è stato trasportato all’ospedale Vittorio Emanuele ma è morto prima che potesse essere portato in elisoccorso a Palermo. Dietro all’omicidio-suicidio si ipotizza il movente passionale, forse una relazione sentimentale finita nel sangue. La donna lavorava per una pizzeria, Speedy Pizza, che Greco frequentava abitualmente perchè di proprietà di un cognato. 

 

Secondo una prima ricostruzione, Greco e la vittima avrebbero raggiunto insieme, a bordo dell’auto, un casolare di campagna a una decina di chilometri dal centro abitato di Gela, all’interno della zona industriale. Giunti sul posto, i due avrebbero litigato. Greco avrebbe estratto una pistola calibro 38, risultata rubata due anni fa in un’abitazione del Ragusano, e sparato alla donna, raggiunta da almeno tre colpi, forse quattro.

 

Avrebbe quindi tentato di fuggire a bordo dell’utilitaria. Dopo pochi chilometri, in direzione di Niscemi, avrebbe iniziato a sbandare, finendo dentro un piccolo dirupo. L’auto si è ribaltata ma Greco è rimasto illeso. Dopo essersi allontanato ancora, a piedi, avrebbe quindi deciso di farla finita sparandosi alla tempia un colpo solo. 

 

 

 

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