Muos, ancora proteste a Niscemi: occupata a oltranza l’aula consiliare. Danneggiata la recinzione della base

di Redazione

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Muos, ancora proteste a Niscemi: occupata a oltranza l’aula consiliare. Danneggiata la recinzione della base

| venerdì 26 Luglio 2013 - 09:17

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NISCEMI (CL), 26 LUGLIO 2013Dopo la decisione della Regione di dare il via libera al Muos di Niscemi, non si ferma la protesta degli attivisti: prosegue l’occupazione del Comune, anche questa notte alcuni manifestanti hanno dormito nell’aula consiliare. 

 

Nel Municipio i manifestanti, in segno di dissenso, nello scranno riservato al presidente del consiglio comunale è stato esposto uno striscione con la scritta ”Revochiamo Crocetta”. Sulla facciata del Municipio campeggia invece un lenzuolo bianco che spiega l’iniziativa in atto: ”Comune occupato”.

 

Non ci sono presidi, invece, nella zona della base militare statunitense, dove, ufficialmente, i lavori sono ancora fermi. ”Non c’è più l’oggetto del contendere visto che la Regione ha presentato la revoca della revoca ai lavori”. Così il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga), Raffaele Maria De Lipsis, ha commentato la decisione dei giudici sul Muos con la quale si è preso atto che non esistono più i presupposti del ricorso. Con il provvedimento di due giorni fa della Regione: il ricorso in appello presentato dal ministero della Difesa – dopo che il Tar aveva detto sì alla sospensione dei lavori – è diventato improcedibile in quanto l’oggetto dell’ordinanza impugnata è venuto meno.

 

Secondo i legali dei comitati No Muos i lavori però non ”possono riprendere” e il riavvio del cantiere ”sarebbe abusivo” perché, sostengono, ”l’autorizzazione paesaggistica è scaduta il 18 giugno” e se ”la marina statunitense vuole riprendere i lavori deve ottenerne un’altra”.

 

Intanto questa notte, in contrada Ulmo, è stata danneggiata la recinzione metallica del Muos. La polizia, durante un sopralluogo ha scoperto che sono stati tagliati circa dieci metri di rete posta a protezione della zona dove sorge la base della Marina militare statunitense. L’area è costantemente controllata dalla polizia e al momento non si registrano blocchi e manifestazioni. 

 

 

La decisione della Regione è stata accolta favorevolmente dall’Ambasciata degli Stati Uniti: “Apprendiamo che tale provvedimento – si legge in una nota – è stato disposto alla luce delle conclusioni del rapporto condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, che esclude rischi legati ai campi elettromagnetici prodotti. Ribadiamo il nostro convinto impegno per la sicurezza del sito Muos e confermiamo la piena collaborazione con le autorità italiane e siciliane durante i lavori di realizzazione della struttura”. 

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