PALERMO, 29 LUGLIO 2013 – Effetto boomerang per il presidente Crocetta dopo la decisione di dare il via libera alla realizzazione del Muos. Lui ora difende la scelta, opposta a quella sostenuta per mesi, e nei suoi confronti arrivano attacchi da tutti i fronti per la “revoca della revoca” delle autorizzazioni.
“Su questa vicenda del Muos sono stato legittimista. Sono stato un uomo delle istituzioni. Ho messo in rilievo – ha detto il governatore – un’irregolarità ma se poi l’Istituto superiore della sanità ha detto che non c’è alcuna irregolarità, che faccio? La guerra ideologica agli Stati Uniti?”. “Ho dimostrato di essere un uomo con un grande senso dello Stato e delle relazioni internazionali”, conclude Crocetta.
Anche Gianpiero D’Alia, segretario regionale dell’Udc e ministro per la Pubblica amministrazione, pensa che la vicenda del Muos sia stata strumentalizzata in chiave antiamericanista.
“A Niscemi – ha detto D’Alia – c’è una protesta politica che non ci vede d’accordo perchè sintomatica di un antiamericanismo, tipico di una sinistra radicale siciliana ormai fuori moda e a quanto pare anche dei grillini, che rischia di strumentalizzare alcune legittime preoccupazioni dei cittadini di Niscemi sulla questione della tutela della salute e dell’ambiente”.
“Da questo punto di vista – prosegue il ministro – la richiesta di un intervento e dell’accertamento tecnico che è avvenuto con l’Itituto superiore di Sanità va nella direzione di tutelare i cittadini e di informarli”.
Attacchi al governatore Crocetta però sono arrivati da più parti. I comitati No Muos, che occupano la sede consiliare del Comune di Niscemi da giorni, hanno organizzato numerose manifestazioni per protestare contro la decisione della Regione di dare nuovamente il via ai lavori di realizzazione della base militare Usa.
Ma c’è anche tante gente comune che si è scagliata contro Crocetta per il suo “voltafaccia”: “Yankee go home e portatevi Crocetta”, “Crocetta revoca te stesso e scompari dalla nostra terra”, sono soltanto alcune delle esortazioni che sono state scritte su manifesti appesi sul portone della sede provinciale della Cgil in via Meli a Palermo.
Sulla vicenda Muos è arrivato anche l’attacco di Giancarlo Cancelleri, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, che della battaglia contro i radar Usa ne aveva fatto uno stendardo, riuscendo persino a bloccare il Dpef allora in approvazione: “Crocetta è stato ridicolo. Non può svendere la sovranità di una regione ai dettati di altri. Il Parlamento siciliano si era già espresso in maniera univoca e Crocetta – ribadisce Cancelleri- aveva l’obbligo nei confronti del Parlamento, dei cittadini e dei sindaci che si sono espressi contro il Muos di attendere la decisione del tribunale amministrativo”.
Al leader siciliano grillino, il deputato di Sel, Erasmo Palazzotto, che contro il Muos si è espresso al Parlamento nazionale, ha fatto un invito nel corso della manifestazione “Sinistra in festa” a Piana degli albanesi: “Usciamo dalle logiche localistiche e facciamo una battaglia nazionale contro la militarizzazione della Sicilia, coinvolgendo tutte le forze pacifiste italiane”.
