Sicilia e-Servizi Venture, duro attacco alla Regione: “Amministratori latitanti. Ci devono 50 milioni”

di Redazione

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Sicilia e-Servizi Venture, duro attacco alla Regione: “Amministratori latitanti. Ci devono 50 milioni”

| giovedì 01 Agosto 2013 - 15:52

sicilia-e-servizi venture contro la regione

PALERMO, 1 AGOSTO 2013 – Sicilia e-Servizi Venture (Sisev) punta il dito contro la Regione: “Siamo soci di Sicilia e-Servizi (Sise) e non è ammissibile che Crocetta decida di commissariare l’ente senza consultare gi altri soci”. La denuncia è arrivata dall’amministratore delegato della società Giuseppe Bosco, sentito oggi in Commissione Bilancio all’Ars.

 

Con una relazione, l’ad di Sisev, partner col 49 per cento di Sicilia E-Servizi (il 51 per cento è della Regione), ha sollevato alcune perplessità rispetto alle iniziative annunciate dal governo Crocetta, in particolare al progetto di commissariamento della Sise che dovrebbe essere affidata all’ex pm Antonio Ingroia.

 

Bosco ha denunciato “la latitanza degli attuali amministratori che non hanno mai dato seguito alle richieste di incontro sollecitate per affrontare con spirito costruttivo i problemi relativi a Sise e più in generale allo stato di informatizzazione della Regione”. E ritiene “inqualificabile leggere sulla stampa di ipotesi di commissariamento/liquidazione di una società di diritto privato senza che tali risoluzioni siano state prima approfondite tra i soci”.

 

Il partner privato giudica, inoltre, positivo l’intervento di Olaf (organismo europeo che vigila sull’utilizzo dei fondi europei) “perché si faccia finalmente luce sui clamorosi inadempimenti della Regione siciliana a causa dei quali l’efficacia delle soluzioni altamente innovative sviluppate da Sise è stata inferiore a quello che avrebbe potuto essere”.

 

I soci privati vogliono sapere “su quali elementi si basano le dichiarazioni lette sulla stampa ed attribuite ai vertici della Regione relative a gravissime ipotesi di reato”.

 

A oggi, Sicilia e-Servizi Venture è creditore nei confronti di Sicilia e-Servizi e della Regione per oltre 80 milioni di euro, per attività svolte, collaudate, utilizzate e mai contestate. Per il pagamento dei primi 30 milioni si è visto costretto a far emetter dal Tribunale di Palermo una ingiunzione di pagamento, già notificata a Sise.

 

“A seguito di un piano di rientro concordato con la Regione a fine anno scorso – ha spiegato Bosco – è sospesa tra l’altro l’attivazione di un arbitrato promosso dal socio privato per vedere riconosciuti, oltre ai già citati mancati pagamenti, gli ingenti danni subiti per le innumerevoli inadempienze contrattuali in carico alla Regione”.

 

Anche per il pagamento degli stipendi di luglio, i dipendenti di Sisev hanno dovuto attendere un versamento da parte di Sicilia e-servizi, effettuato ieri. La direzione del personale, infatti, ha comunicato ai 76 lavoratori di Venture che gli stipendi saranno pagati con valuta 2 agosto. Ma nessuna garanzia è stata data per i versamenti del prossimo mese.

 

In Commissione, infine, il partner privato ha sottolineato “le numerosi sollecitazioni, tutte documentate” fatte alla Regione, “perchè si attivi a rilevare in proprio le attività del socio privato in vista dell’ormai imminente cessazione della convenzione, operando quel trasferimento di competenze previsto da contratto”, grazie all’assunzione in Sicilia e-Servizi delle 76 risorse Sisev, come indicato dal Piano strategico, documento ufficiale della gara pubblica vinta dal socio privato con scadenza a dicembre 2013.

 

Il sistema informativo è ancora installato nei data center di Pont Saint Martin in valle d’Aosta, “non certo per una scelta del privato che ne sollecita da tempo la rilocazione in un data center della Regione”.

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