MESSINA, 8 AGOSTO 2013 – Una famiglia povera a Messina, una come tante altre, purtroppo colpito dalla crisi. Tutti i membri vivono insieme sotto lo stesso tetto, compresa la nonna di 77 anni, che due giorni fa ha avuto un malore ed è morta. Anche morire diventa un problema economico: non ci sono i soldi per il funerale. Così, tengono il corpo lì, sul letto.
Il cadavere è rimasto in casa oltre 48 ore, semplicemente steso sul letto, con un lenzuolo a coprirle il volto. Una situazione resa ancora più difficile dalle temperature bollenti che stanno affliggendo la Sicilia in questa settimana di agosto.
Quando la donna aveva iniziato a stare male, la famiglia aveva provato a chiamare il 118, poi la guardia medica, ma la nonna nel frattempo è deceduta. I sanitari, al telefono, quinid hanno detto ai parenti che, a quel punto, sarebbe dovuto intervenire il medico di famiglia. Che però è in ferie. La famiglia non riesce a tirare avanti con la normale vita quotidiana, figuriamoci se può permettersi di chiamare un medico a pagamento o un’agenzia di pompe funebri.
Così, mortificati dalla situazione, mentre cercavano di capire come risolvere quello che da dolore si era trasformato in problema, hanno tenuto la nonna in casa. I vicini di casa però si sono insospettiti e hanno deciso di aiutare la famiglia, stando loro vicini e chiamando la Polizia municipale che questa mattina è arrivata nell’appartamento.
Il comandante del corpo dei vigili urbani ha mandato il Nucleo decoro e si sono attivate le procedure comunali di aiuto previste per casi del genere. Anche il sindaco Renato Accorinti è stato informato della vicenda. In tarda mattinata è arrivato un carro funebre e la donna è stata portata via. Lasciando alla famiglia la possibilità, liberi dalle incombenze economiche, di vivere il dolore della perdita.
(Foto d’archivio)