ROMA, 8 AGOSTO 2013 – Nel nostro paese ogni giorno ci viene chiesto di fare uno sforzo. Pagare un po’ più di tasse, tagliare sulle spese superflue, far quadrare ogni mese i conti con entrate sempre più basse. Ma per alcuni non è un problema. Specie se di pensione arrivano a prendere più di 90 mila euro al mese.
I numeri delle pensioni d’oro del nostro paese sono stati diffusi dal sottosegretario al Lavoro, Carlo dell’Aringa, rispondendo in commissione Lavoro della Camera a un’interrogazione di Deborah Bergamini (Pdl). Valerio Staffelli su Twitter ha invitato quanti lo seguono a prendere un gastro protettore prima di leggere le cifre. Ma forse solo uno non basta.
Primo in questa top ten con 91.337,18 euro lordi di pensione al mese è Mauro Sentinelli ex-manager e ingegnere elettronico della Telecom. Il secondo posto resta un mistero ma non in termini numerici: ci attestiamo intorno ai 66.436,88 euro.
Al terzo e quarto classificati vanno rispettivamente 51.781,93 e 50.885,43 euro. Si tratta di Mauro Gambaro, ex direttore generale di Interbanca e dell’Inter football club, seguito da Alberto De Petris, anche lui ex manager Infostrada e Telecom.
Poi la situazione “si stabilizza”, con i restanti “classificati” dal quinto a decimo posto che restano nella fascia dei 40mila euro, esattamente da 47.934,61 a 41.707,54.
Sono assegni maturati legalmente ma si tratta comunque di cifre da capogiro: una famiglia in media ha un reddito annuo di 30 mila euro, un terzo di quanto il primo percepisce in un solo mese da pensionato.
Una lista che, pur costruita a norma di legge e in base a una marea di contributi versati “dimostra quanto sia urgente un intervento sulle pensioni d’oro” ha commento la Bergamini, perché “il tema coinvolge una questione di equità e di coesione sociale”, soprattutto nel contesto della crisi economica. Cambierà mai qualcosa?
