Ardizzone a 360 gradi alla cerimonia del Ventaglio. “Non abbiamo bisogno del Governo per fare le leggi”

di Redazione

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Ardizzone a 360 gradi alla cerimonia del Ventaglio. “Non abbiamo bisogno del Governo per fare le leggi”

| venerdì 09 Agosto 2013 - 12:11

cerimonia del ventaglio ardizzone

PALERMO, 9 AGOSTO 2013 – Sempre schivo con la stampa, alla sua prima cerimonia del ventaglio il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, è un fiume in piena.

 

Difende il Parlamento regionale dagli attacchi di Governo e Confindustria, illustra le misure di spending review applicate in questi primi dieci mesi di legislatura e racconta i suoi progetti per il futuro.

 

“Non abbiamo bisogno del governo per fare le riforme – dice Ardizzone – l’agenda del Parlamento non può essere dettata dalla Giunta. In ogni conferenza dei capigruppo ho dato priorità ai disegni di legge di iniziativa governativa ma ho sempre esortato le commissioni a procedere anche sui ddl dei singoli deputati”.

 

“Una maggiore sinergia non guasterebbe – ha aggiunto Ardizzone – però nei momenti importanti il parlamento e il governo si sono ritrovati. Dovrebbe essere più presente in aula e dare seguito alle mozioni che vengono approvate, perché l’attività ispettiva e di controllo è tanto importante quanto l’attività legislativa”.

 

Anche il rinvio della discussione del disegno di legge Antiparentopoli e quello sulla ex Tabella H alla seduta di lunedì 12 agosto “è stato deciso nel rispetto del diritto dei singoli parlamentari di approfondire i temi in oggetto”.

 

Secca la risposta a Confindustria che qualche giorno fa aveva parlato di “politici che hanno fitti rapporti con la mafia”: “In Ars non ci sono mafiosi. E se qualcuno è a conoscenza di notizie che dimostrino il contrario faccia i nomi. È di moda sparare contro l’Ars – dice il presidente Ardizzone – ma io parto dal principio che qui dentro ci siano novanta persone per bene fino a prova contraria, anche se all’esterno si vuole dare la sensazione che qui siano tutti fannulloni, che la cosiddetta casta che non fa niente”.

 

E invece Ardizzone parla con orgoglio dei tagli alla spesa che con l’Ufficio di presidenza ha portato avanti. “È la prima legislatura – dice – in cui si è intervenuti anche sui costi del personale. Anche se ci sono dei contratti di lavoro che ci vincolano, si è inciso dove era possibile farlo. E, per quanto mi riguarda, non ho difficoltà a rendere noto l’elenco delle spese riservate della presidenza dell’Ars. Dobbiamo amministrarci sulla base della ristrettezze economiche sotto gli occhi di tutti”.

 

Il presidente dell’Ars ha poi lanciato un’idea che non mancherà di far storcere il naso a qualcuno: “Abbiamo intenzione di far diventare Palazzo dei Normanni patrimonio dell’Unesco e per ottenere questo obiettivo dobbiamo liberare la piazza antistante dalle automobili, comprese le auto blu”.

 

Infine, Ardizzone ha rinnovato la promessa, già fatta nel discorso di insediamento ma non ancora mantenuta, che non si faranno più sedute notturne per l’approvazione delle leggi.

 

(Foto di Elvira Terranova)

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