Carlo Alberto Dalla Chiesa, Palermo ricorda il generale che combattè la mafia. VIDEO

di Redazione

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Carlo Alberto Dalla Chiesa, Palermo ricorda il generale che combattè la mafia. VIDEO

| martedì 03 Settembre 2013 - 07:56

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PALERMO, 3 SETTEMBRE 2013 – Sono passati trentuno anni da quella sera di settembre in cui l’allora Prefetto, il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie, Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta, Domenico Russo, vennero trucidati in quella che è tristemente passata alla storia come strage di via Isidoro Carini.

 

“Non possiamo permettere che gli uomini dello Stato vengano lasciati soli” E’ deciso nel suo monito il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha deposto, insieme al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e alle autorità civili e militari, tra cui il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, il prefetto, Francesco Cannizzo e il questore, Nicola Zito, una corona di fiori sotto la lapide monumento posta a ricordo della strage. Il vicepremier parla di “rivoluzione etica”, riferendosi alla lotta iniziata dal prefetto ucciso trentuno anni fa: ”Spero – ha proseguito – che negli anni a venire ancora di più venga rivalutata la storia di questo uomo, che è stata una storia straordinaria per il suo profilo personale, la storia di un grande carabiniere e di un grande prefetto. Credo che la Sicilia e l’Italia gli dovranno essere grati per sempre”. 

 

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“Ricordiamo un grande uomo, un grande carabiniere – aggiunge il vicepremier – Un servitore dello Stato dal grande valore civile e morale, il cui sacrificio è stato eroico. Con questo spirito e interpretando i sentimenti di gratitudine di tutti gli italiani, rinnovo ai familiari del prefetto Dalla Chiesa, della sua gentile consorte e dell’agente Russo, espressioni di calorosa e solidale vicinanza”.

 

“I più grandi boss mafiosi sono al 41 bis  – continua Alfano – e la caccia a chi non è stato ancora catturato prosegue senza sosta. Abbiamo approvato negli anni passati delle leggi importantissime che hanno consentito sequestri e confische dei patrimoni mafiosi per miliardi di euro. ‘Credo – continua – che si possa ancora di più rafforzare e ammodernare lo strumento che regola e gestisce questi fondi, cioè l’agenzia per i Beni confiscati. Stiamo studiando degli interventi normativi che vanno proprio in questa direzione”.

 

Toccante anche il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Il Generale Dalla Chiesa – Scrive il capo dello Stato – si identificò pienamente con la battaglia in difesa dello Stato democratico e delle sue istituzioni, assurgendone a simbolo per la ferrea determinazione e la coerenza nell’adottare innovative strategie e nel condurre quindi una più incisiva ed efficace azione contro le organizzazioni terroristiche e mafiose”. 

 

“Il generale Dalla Chiesa rappresenta un modello di rigore, giustizia, legalità – Scrive sulla propria pagina Facebook il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta –  Un uomo che ha incarnato la cultura della legalità e che rappresenta ancora oggi un esempio da seguire per le vecchie e nuove generazioni”.

 

Al termine della cerimonia è stata celebrata una messa in suffragio, delle vittime della strage di via Isidoro Carini alla presenza delle autorità, al termine della quale è stato proiettato un filmato con un’intervista a Carlo Alberto Dalla Chiesa.

 

 

 

 

 

 

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