Test ingresso all’Università, consigli e appelli delle associazioni studentesche

di Redazione

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Test ingresso all’Università, consigli e appelli delle associazioni studentesche

| giovedì 05 Settembre 2013 - 15:07

universita palermo

PALERMO, 5 SETTEMBRE 2013 – È un periodo di svolta per moltissimi ragazzi che hanno terminato gli studi al liceo e che stanno affrontando i test d’ingresso per accedere all’Università.

 

L’UDU Palermo-Unione degli Universitari è presente alla cittadella universitaria con la campagna “Vi Diamo una Mano”. I ragazzi dell’associazione hanno distribuito a tutti i partecipanti un Vademecum con i consigli utili per affrontare al meglio lo scoglio dei test, dalle aule ai punteggi, dai corsi zero alle procedure per l’immatricolazione.

 

“Siamo e saremo sempre a fianco degli studenti – dichiara l’UDU Palermo -. Il nostro obiettivo è quello di informare tutti gli studenti e prepararli al meglio per affrontare la lotteria del numero chiuso, distribuiremo materiale informativo e raccoglieremo le adesioni contro la tassa di iscrizione ai test”.

 

Il numero chiuso, invece, è un tema molto delicato che, sebbene abbia alimentato posizioni differenti, un coro unanime si è levato contro i costi che le matricole sono costrette ad affrontare per i test d’ingresso.

 

“Sono favorevole al numero programmato – ha dichiarato Pasquale Stefano Mistretta, consigliere di Facoltà in Economia e membro di Intesa Universitaria – è giusto che ci sia una selezione, anzi, noi di Intesa Universitaria, siamo dell’idea che occorre diminuire ulteriormente i posti disponibili specialmente in alcune facoltà che non riescono a reggere l’urto creandosi solo inefficienze nei servizi, tralasciando il discorso del probabile maggior numero di studenti fuori corso che recherà un danno all’economia delle facoltà stesse”.

 

“Allo stesso modo – continua Mistretta – crediamo però che siano esagerati i costi che uno studente deve affrontare per un singolo test di ammissione, costi che sono aumentati più del doppio negli ultimi quattro anni a parità di servizio, vogliamo e speriamo che questo non diventi un vero e proprio business per l’Ateneo Palermitano potendo lasciare i ragazzi liberi di poter inseguire i propri sogni senza fare i conti con spese così esagerate, che se consideriamo il periodo di crisi che sta affrontando il nostro paese, pesano ancora di più nell’economia di una famiglia”.

 

L’UDU Palermo ha puntato l’attenzione sul MAV, la tassa d’iscrizione che ogni studente è obbligato a versare per la partecipazione alla prova e che non cambia in base alla fascia di reddito di appartenenza. Da quest’anno ogni MAV ammonta ad una quota fissa di 50 euro.

 

“Riteniamo che il vizio più pesante che il sistema del MAV presenta – dichiara l’UDU Palermo – sia quello concernente la profonda diversificazione tra i bandi d’accesso che ne regolano il pagamento. Esistono bandi che consentono di partecipare, con il pagamento di un unico MAV, al test per l’accesso a diversi corsi di laurea della stessa Facoltà, facendo indicare al candidato un ordine di preferenza per i corsi stessi. Altri bandi si limitano a tenere conto di un solo corso di laurea (e del relativo test), costringendo il candidato a pagare tanti MAV quanti sono i corsi cui vuole partecipare”.

 

“Così, ad esempio – continuano – a Ingegneria è consentito esprimere, con un unico pagamento, fino a 3 preferenze per altrettanti corsi della Facoltà. La Facoltà di Economia, invece, pretende che si versino 50€ per ciascun corso a cui si spera di accedere, incurante anche del fatto che il test sia lo stesso per tutti i corsi della Facoltà. Tutto questo fa si che ogni futura matricola sia di fatto costretta a pagare (in media) tra i 100€ e i 150€ per esprimere tutte le proprie preferenze di accesso e fugare il pericolo di rimanere fuori dai corsi desiderati”.

 

A questo proposito l’UDU ha chiesto che “nella scrittura dei bandi d’accesso ai corsi a numero programmato, sia garantito a ciascun candidato di poter partecipare, con il pagamento di un solo MAV, alla selezione per un minimo di 3 corsi di laurea della struttura di raccordo di appartenenza del corso, che questi prevedano lo svolgimento di un unico test o di prove differenti”.

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