Orgoglio e pregiudizio: duecento anni di letture appassionate

di Redazione

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Orgoglio e pregiudizio: duecento anni di letture appassionate

| mercoledì 25 Settembre 2013 - 12:04

janeausten

PALERMO, 25 SETTEMBRE 2013 – Duecento anni e non li dimostra: “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen raggiunge il traguardo dei due secoli e lo fa senza smettere di conquistare i lettori di tutto il mondo.

 

Impossibile non parlarne come uno dei romanzi più letti e apprezzati di tutti i tempi: eppure, quando nel 1979 il reverendo Henry Austen mandò una richiesta all’editore londinese Thomas Cadell per la pubblicazione di un manoscritto in tre volumi dal titolo “First Impressions” (prima stesura di “Orgoglio e Pregiudizio”), non seguì alcuna risposta.

 

Il tempo ha dimostrato che Cadell avrebbe dovuto essere più lungimirante: i personaggi di Elizabeth Bennet (per gli amici Lizzy) e Mr Darcy hanno conquistato il cuore (e la mente) di intere generazioni, soprattutto di donne.

 

Ma non provate nemmeno a chiamarlo semplicemente romanzo rosa: la Austen ha raccontato attraverso la sua opera la condizione femminile del suo tempo, difendendo diritti e dignità delle sue eroine. Non per niente venne definita da Virginia Woolf “l’artista più perfetta tra le donne”.

 

La protagonista di “Orgoglio e pregiudizio” è un personaggio forte, diverso dalle sue sorelle, e trova in Mr Darcy un degno avversario: lo scontro è proprio tra l’orgoglio di classe dell’uomo e il pregiudizio nutrito da Elizabeth nei suoi confronti. Diversa dalla madre, lei è più simile al padre, noncurante delle velleità di ascesa sociale e dell’affannosa ricerca di un buon partito.

 

Il destino di Lizzy supera le vicende individuali per diventare il destino di una società. Nei romanzi di Jane Austen, oltre le storie d’amore appassionanti e a lieto fine, risiede un’analisi precisa dell’epoca, dei costumi tipici di un maschilismo prepotente, attraverso una prospettiva differente.

 

Siamo distanti anni luce dalla remissività di Madame Bovary. “Del passato interessa solo quello che, a rammentarlo, dà piacere”: in fondo, le parole di Elizabeth si possono estendere ad ogni lettore che ha amato “Orgoglio e pregiudizio” e che continua a leggerlo, oltre ogni apparenza e per capirne la vera essenza.

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