Che cos’è il digital divide?

di Alessandro Amato

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Che cos’è il digital divide?

| giovedì 10 Ottobre 2013 - 16:53

Digital divide. A volte ci si alza nel cuore della notte con l’incubo di non essere connessi a internet. Magari non tutti, ma per molti essere “on-line” è una condizione di normalità alla quale risulta essere quasi impossibile rinunciare. Bene. Non per tutti, nel mondo, questa condizione è una scelta. Infatti, è sempre molto alto il numero di persone che ancora non hanno la possibilità di essere connessi 24 ore su 24. Ecco in breve di cosa stiamo parlano.

Offline. Tecnicamente si intende per digital divide il divario esistente nell’accesso alle tecnologie come Internet e i device più diversi nei vari paesi del  mondo. Esistono diversi motivi, reddito, cultura, infrastrutture, per cui il divario digitale è molto profondo tra i paesi occidentali e il resto del mondo, ma non tutto il mondo “occidentale” ha le stesse capacità di connessione. E se la possibilità di accesso alle tecnologie mette in difficoltà alcune zone dei paesi più industrializzati, in quelli del “terzo mondo” le cose sono molto più complesse.

La mancanza, appunto, di infrastrutture e una bassa diffusione delle tecnologie rallenta in modo devastante la capacità di innovazione e cambiamento nei paesi meno avanzati. Le economie di questi paesi non possono, infatti, beneficiare degli sviluppi e delle tecniche garantite dall’automatizzazione dei processi, dalla velocità di trasmissione dei dati e da tutti i vantaggi che lo sviluppo tecnologico garantisce.

Ma sembra che il Digital Divide sia contrastato, in qualche modo. Sono diverse, infatti, e significative le attività di riciclo del’hardware, chiamato anche trashware, e di diffusione del software open source (da scaricare e condividere gratuitamente).

 Twitter: @Bradipale 

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