#Sfigatidelsabatosera, un hashtag che è diventata una vera e propria comunità. A gennaio dello scorso anno Fabrizio Quiriti (@Fabrizioquiriti), il fondatore, scrisse che coloro che twittavano il sabato sera erano degli sfigati perché non avevano nulla di meglio da fare. Il tweet è diventato popolare nel giro di poco tempo e così Quiriti ha deciso di fondare una comunità, scegliendo ironicamente “Sfigati DSS” come nome.
In un’intervista rilasciata ad Adnkronos, il fondatore ha dichiarato “la cosa è montata rapidamente: è nato l’hashtag, ci siamo moltiplicati e il nucleo dei primi ha deciso di creare una tessera. Ora siamo circa 1.300 tesserati e ci arrivano circa 50 richieste di iscrizione la settimana”. La comunità virtuale ha già realizzato un incontro che si è spostato al di fuori della rete. Si sono incontrati infatti il 14 settembre di quest’anno in un albergo di Milano e a partecipare sono stati circa 300. In rete l’appuntamento resta fisso. Ogni sabato dopo le 22 ogni tesserato cambia la propria immagine profilo sostituendola con la propria tessera personale.
“Nasceranno sicuramente altre iniziative e promuoveremo altri incontri perché ci sono state anche un po’ di altre sollecitazioni – spiega Giovanni Terzi (@terzigio), amico di Quiriti – ma non vogliamo che diventi una cosa noiosa che si ripeta troppe volte l’anno”. A proposito dell’organizzazione, aggiunge che “non ci sono dei ruoli specifici, è una comunità libera. Le uniche figure che svolgono una funzione ben precisa sono quelle del presidente ( il fondatore) e il vice presidente ( Michele Gravina, @gravinamic) che si occupano della gestione delle tessere”.
Per richiedere la propria tessera è semplice: basta che la si chieda in maniera esplicita attraverso un tweet a @gravinamic. “Nessun requisito, il tutto resta assolutamente libero e spontaneo”, conclude Terzi.
