Nubifragio a Palermo, parla il presidente Amap | “Colpa della mancata manutenzione”

di Redazione

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Nubifragio a Palermo, parla il presidente Amap | “Colpa della mancata manutenzione”

| sabato 12 Ottobre 2013 - 13:46

“Ci sono stati due eventi inusuali ieri nel nubifragio dopo il nubifragio che si è abbattuto su Palermo. Il primo l’allagamento del sottopasso di via Leonardo da Vinci. Il secondo la grande massa d’acqua che è piovuta sul sottopasso di viale Michelangelo dalle strade laterali nei pressi dell’ex Grande Migliore”. Il giorno dopo il grande caos a Palermo il presidente dell’Amap Vincenzo Costantino è con i suoi tecnici per analizzare quanto avvenuto ieri a Palermo. “Io sto ai fatti – aggiunge Costantino – Nessun sistema di Amap ieri è saltato o non ha funzionato.

Le pompe di sollevamento nei sottopassi hanno funzionato. Peccato che l’acqua non arrivava perché le caditoie erano bloccate da una eccessiva quantità di rifiuti. Purtroppo in quelle zone non si è fatta manutenzione e pulizia costante. Per questo i miei uomini sono intervenuti con i bastoni, perché le grate da dove far defluire l’acqua non si vedevano. Oltre alla sporcizia è successo qualcosa dopo i lavori del tram in via Leonardo da Vinci e nella zona di viale Michelangelo dopo la realizzazione del centro commerciale La Torre. Dal punto di vista dell’orografia ci sono stati dei cambiamenti che hanno determinato gli allagamenti di viale Regione Siciliana”. I tecnici dell’Amap sono alle prese con interventi anche per modificare le pendenze in diversi tratti di viale Regione. “Troppa acqua – aggiunge Costantino – finisce nella zona dei sottopassi. Quando è stata realizzata la strada forse questo non era un problema, ma bisogna modificare le pendenze in diversi chilometri della Circonvallazione”. Per il presidente la quinta città d’Italia deve avere un sistema di raccolta delle acque meteoriche indipendente.

“Al momento non è così. Perché saltano i tombini di ghisa. Perché in passato si sono allacciati i tombini dell’acqua piovana alla rete di acque nere. Ecco perché quando piove la pressione eccessiva e incontrollabile delle acque bianche non riesce a defluire in una tubatura che non è fatta per trasportare quella quantità. Servono fondi per realizzare una conduttura indipendente. Ci sono 100 milioni della famosa trance del Cipe destinata a Palermo, ma credo che la giunta Orlando batterà i pugni per chiedere finanziamenti a Palazzo d’Orleans e a Roma”. Un’ultima osservazione riguarda Mondello: “Abbiamo dato la nostra disponibilità a sostituire le paratie del ‘ferro di cavallo’ e renderle automatizzate. In attesa dei lavori ho disposto che quando ci sarà l’allerta meteo una squadra dell’Amap starà in zona per eseguire manualmente l’operazione”.

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