I funerali di Erich Priebke nell’istituto Pio X della confraternita dei padri Lefebvriani di Albano Laziale, sono stati sospesi martedì dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. La decisione è giunta a seguito della situazione di tensione che si era creata.

All’inizio erano solo calci e pugni all’auto che trasportava il feretro. Poi la protesta si è estesa, si sono infiltrati venti neofascisti, una donna si è sentita male e un prete è stato aggredito. Le esequie quindi non si sono svolte e la salma dell’ex SS sarebbe dovuta rimanere per la notte ad Albano Laziale:

Rimane anche il dubbio sulla sepoltura o l’eventuale cremazione. Prima si pensava già in nottata, nel cimitero di Prima Porta, dove il forno crematorio era pronto a restare acceso anche in notturna. Ma nel cimitero romano era comunque tutto pronto per procedere alla cremazione dell’ex SS.

Il sindaco della cittadina sui Castelli Romani, Nicola Marini, aveva comunicato al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, l’intenzione di vietare il passaggio della salma all’interno del suo Comune.

Prima che la situazione degenerasse don Pierpaolo Petrucci, superiore del distretto italiano della Fsspx, la Fraternità sacerdotale San Pio X. Petrucci aveva già confermato che si aspettava polemiche per la decisione presa, “ma per noi – ha detto – non c’è nessun risvolto. È una celebrazione religiosa per un cristiano. Funerali, benedizione della salma tutto in forma privata. Basta”.

Alla fine la salma dell’ex Ss ha lasciato la chiesa di San Pio X a notte fonda, per arrivare all’aeroporto militare di Pratica di Mare e partire verso una destinazione sconosciuta.