Rivolta e sassaiola al Cara di Mineo | Intanto non si fermano gli sbarchi

di Redazione

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Rivolta e sassaiola al Cara di Mineo | Intanto non si fermano gli sbarchi

| martedì 22 Ottobre 2013 - 07:39

Disordini si registrano tra i migranti ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo, all’esterno del Cara. Alcuni di loro hanno lanciato pietre contro l’auto di servizio della polizia stradale di Caltagirone, frantumando il parabrezza. Assalita un’area di servizio dove i lavoratori si sono asserragliati dentro il bar. Nella stazione di servizio sono stati distrutti i vetri di un’auto posteggiata e quello laterale di un autobus di linea extraurbana. Bloccata la strada statale Catania-Gela.

Il gestore della stazione di servizio Leonardo Silva é ancora molto scosso dall’assalto: “Questa volta ho avuto veramente paura, non è mai accaduta una cosa del genere. Li abbiamo visti arrivare, particolarmente arrabbiati. Abbiamo bloccato le pompe e ci siamo chiusi nel bar, abbassando la saracinesca”, ha raccontato, continuando: “Diversi sono passati senza fermarsi, ma un gruppo con bastoni e pietre ha assalito un’auto posteggiata, distruggendo i finestrini”. La violenza non è finita lì: “Si sono scagliati contro il pullman dell’Ast e hanno rotto qualche finestrino laterale. L’autista è ripartito subito”. Un episodio che ha lasciato il segno: “In passato”, ha concluso Silva “ci sono state protesta, ma la nostra stazione è sempre stata lasciata tranquilla. Adesso siamo seriamente preoccupati”

Intanto due barconi, ciascuno con a bordo circa un centinaio di migranti, sono stati soccorsi in nottata nel Canale di Sicilia. Le imbarcazioni sono state prima intercettate dalle nave della Marina Militare Maestrale, impegnata nell’operazione di pattugliamento del Mediterraneo decisa in seguito agli ultimi naufragi, e successivamente ‘agganciate’ da due motovedette della Guardia Costiera. Poco prima di mezzanotte, gli immigrati sono stati trasbordati sulle unità: trasferiti dalla Guardia costiera, i 250 migranti egiziani e siriani sono stati portati al porto grande di Siracusa.

A bordo di uno dei barcone c’era anche una donna che durante la navigazione ha dato alla luce una bambina. La piccola assieme alla mamma appena giunta in porto e stata subito trasferita in autoambulanza all’ospedale Umberto I per essere sottoposta a controlli nella divisione di neonatologia. Il ricovero in ospedale, in via cautelativa, si è reso necessario anche per un’altra donna in avanzato stato di gravidanza.

L’altra imbarcazione, con circa 150 migranti a bordo è rimasta al largo e la sua posizione è controllata dalla nave ‘Maestrale’ della marina militare. I migranti saranno imbarcati su dei mezzi italiani e condotti in un porto della Sicilia.

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