Scende in campo alla Leopolda di Matteo Renzi anche il siciliano Pif, autore e interprete della trasmissione televisiva di Mtv “Il testimone”. E lo fa con un attacco esplicito a uno dei big più discussi del Partito democratico siciliano, Vladimiro Crisafulli.

“I carabinieri lo hanno sorpreso a parlare con un mafioso, ma cosa aspetta Epifani a cacciare Crisafulli? Si ricordi che il Pd è il partito di Pio La Torre”.

E Pif interviene anche nel dibattito sulla presidenza della Commissione Antimafia. “Nel 2013 Rosy Bindi si candidò alle elezioni in Calabria e ammise di non sapere nulla di mafia. Qualche giorno fa – ironizza Pif – sapete chi è stato eletto presidente della Commissione Antimafia”. “Io non penso che lei sia mafiosa – ha scritto qualche giorno fa Pif sul suo profilo di Facebook – ma penso che lei di mafia non ne sappia una emerita mi*****. È evidente che ricopra quel ruolo, non per competenza, ma per un gioco politico. Quando succedono queste cose, ti verrebbe voglia di andare davanti alla tomba di Pio La Torre e sperare che resusciti”.

“Per sconfiggere la mafia – ha concluso l’artista, di cui a breve uscirà il primo lungometraggio, alla Leopolda – bisogna essere efficienti, competenti e meritocratici come la mafia”.

Apprezzamento per l’intervento di Pif da parte di molti renziani siciliani presenti alla Leopolda. Fabrizio Ferrandelli, per esempio, ha scritto su Twitter:

Bene Pif su rapporto mafia-politica ma Pd in Sicilia è anche @carmelomiceliPD neosegretario, avvocato contro boss Messina Denaro #Leopolda13

— FabrizioFerrandelli (@Ferrandelli) October 27, 2013