Ardizzone: “Serve accelerare su atti bilancio 2014”

di Redazione

» News » Ardizzone: “Serve accelerare su atti bilancio 2014”

Ardizzone: “Serve accelerare su atti bilancio 2014”

| mercoledì 30 Ottobre 2013 - 19:30

La partita attorno  all’applicazione del decreto Monti si sta giocando in punta di  regolamento parlamentare. Il testo sui tagli ai costi della  politica, esitato dalla commissione speciale sulla spending  review presieduta da Riccardo Savona e ormai sciolta, non piace  al Pd e ai Cinquestelle. E soprattutto non piace al presidente  dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che lo ha ribadito anche in aula. “Il governo esiti il prima  possibile gli atti per il bilancio 2014, siamo in ritardo e i  tempi sono stretti”. Lo ha detto il presidente dell’Ars,  Giovanni Ardizzone, in chiusura della seduta parlamentare. Ardizzone ha sottolineato che durante la sessione di bilancio si  potrà aprire una finestra legislativa “in ordine  all’approvazione del decreto Monti“, sui tagli ai costi della  politica.

Per scongiurare il ricorso all’esercizio provvisorio,  bilancio e finanziaria devono essere approvati dall’Ars entro il  31 dicembre.   I ragionamenti su come affrontare la questione sono in corso.  Se il testo arrivasse in aula cosi com’é c’e’ il rischio  concreto che finisca in bagarre. Il Pd è pronto a demolirlo  sotto una valanga di emendamenti, così come i Cinquestelle.  Negli altri gruppi le posizioni sono diverse, il voto in  commissione speciale lo dimostra. E allora si cerca un exit  strategy. Si ragiona sull’ipotesi di portare il ddl Savona in  commissione Affari istituzionali, presieduta da Antonello  Cracolici. E lì trovare un’intesa, prima di portare il testo in  aula. Anche Savona, d’altronde, s’era detto disponibile a  modifiche.

Proprio Cracolici s’era dimesso dalla commissione speciale in  disaccordo con l’idea di apportare i tagli alla spesa senza però  tenere in considerazione il decreto Monti. Tagli orizzontali del  20%, mantenendo agganciate le indennità dei deputati regionali  al Senato: in questo modo i parlamentari regionali  guadagnerebbero più dei consiglieri delle altre Regioni che  parametrandosi al decreto Monti hanno fissato gli stipendi a  11.100 euro lordi al mese. Ardizzone, però, tiene il punto  fermo: “Applicheremo il decreto Monti dal primo gennaio del  2014”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820